Scavato nella roccia tufacea

Antico ipogeo etrusco

Alle pendici di Montecastelli il territorio si mostra selvaggio; più che in qualunque altro luogo della Val di Cecina l'opera dell'uomo si nasconde nei folti boschi di querce e castagni. Sulla strada che conduce a Castelnuovo di Val di Cecina ci sono diverse testimonianze di antichi insediamenti civili e chissà quanti altri ancora sfuggono alla vista. Nella località di Viapiana, protetto dalla natura circostante, ad esempio si acquatta silenziosa la Buca delle Fate: straordinario ipogeo etrusco a camera del VI secolo a.C., scavato per intero nel roccia tufacea. E' un luogo silenzioso che ricorda a tratti gli ipogei più famosi situati a Volterra, ma a differenza del poggio etrusco, l'ambiente offre spunto per sviluppare numerosi percorsi di trekking.

Vi si accede da una bassa apertura rettangolare che doveva essere chiusa con porta, come dimostrano i fori dove erano applicati i cardini. La tomba quadrangolare comprende sei celle disposte a due a due sulla parete di fondo e sulle pareti laterali.

Le grotte nascoste di Montecastelli

Le Buche Fiorentine

Nella parete dell'ingresso non si aprono celle, ma nei due angoli, a destra e a sinistra di chi entra. Al centro si erge un grande pilastro che sostiene la volta; al suo interno la camera è munita di giacigli per la deposizione dei corpi dei defunti, ma niente di tutto ciò è stato mai trovato. Lo si suppone, poiché contenitori funerari e arredi mortuari erano già stati depredati in tempi ancor più remoti della sua riscoperta. I numerosi simboli paleocristiani scolpiti sulle pareti e sulla colonna centrale fanno capire che è stato adoperato anche come rifugio per i fedeli al tempo delle persecuzioni cristiane e ariane effettuate in epoca romana.

Oltre all'ipogeo la zona nasconde anche due grotte naturali molto interessanti. Si insinuano su un percorso rettilineo e parallelo all'interno di una grossa placca di calcari arenacei per un centinaio di metri. Le caratteristica che affascina è questa loro conformazione a taglio; si mostrano altissime e molto strette, come dei lunghi e asfissianti corridoi. La luce si perde sia in alto che nel guardare avanti, ma a fare attenzione non sfuggono le meravigliose stalattiti e stalagmiti.

> Scopri, Le grotte di Sorripi

Scavato nella roccia tufacea

Antico ipogeo etrusco

Alle pendici di Montecastelli il territorio si mostra selvaggio; più che in qualunque altro luogo della Val di Cecina l'opera dell'uomo si nasconde nei folti boschi di querce e castagni. Sulla strada che conduce a Castelnuovo di Val di Cecina ci sono diverse testimonianze di antichi insediamenti civili e chissà quanti altri ancora sfuggono alla vista. Nella località di Viapiana, protetto dalla natura circostante, ad esempio si acquatta silenziosa la Buca delle Fate: straordinario ipogeo etrusco a camera del VI secolo a.C., scavato per intero nel roccia tufacea. E' un luogo silenzioso che ricorda a tratti gli ipogei più famosi situati a Volterra, ma a differenza del poggio etrusco, l'ambiente offre spunto per sviluppare numerosi percorsi di trekking.

Vi si accede da una bassa apertura rettangolare che doveva essere chiusa con porta, come dimostrano i fori dove erano applicati i cardini. La tomba quadrangolare comprende sei celle disposte a due a due sulla parete di fondo e sulle pareti laterali.

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Nella parete dell'ingresso non si aprono celle, ma nei due angoli, a destra e a sinistra di chi entra. Al centro si erge un grande pilastro che sostiene la volta; al suo interno la camera è munita di giacigli per la deposizione dei corpi dei defunti, ma niente di tutto ciò è stato mai trovato. Lo si suppone, poiché contenitori funerari e arredi mortuari erano già stati depredati in tempi ancor più remoti della sua riscoperta. I numerosi simboli paleocristiani scolpiti sulle pareti e sulla colonna centrale fanno capire che è stato adoperato anche come rifugio per i fedeli al tempo delle persecuzioni cristiane e ariane effettuate in epoca romana.

Oltre all'ipogeo la zona nasconde anche due grotte naturali molto interessanti. Si insinuano su un percorso rettilineo e parallelo all'interno di una grossa placca di calcari arenacei per un centinaio di metri. Le caratteristica che affascina è questa loro conformazione a taglio; si mostrano altissime e molto strette, come dei lunghi e asfissianti corridoi. La luce si perde sia in alto che nel guardare avanti, ma a fare attenzione non sfuggono le meravigliose stalattiti e stalagmiti.

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  • Aprile 26, 2024 21:56 local time