Nella Valdicecina sono molte le tenute isolate nelle campagne. Non necessariamente obbligatorie da visitare, ma chi è dotato di tempo e curiosità permettono di comprendere al meglio l'anima di questi territori caratteristici. Spostandoti di poco da Riparbella, tra le colline e i boschi della bassa Val di Cecina, puoi fermarti nell'antico borgo di San Martino. Il borgo, un tempo fattoria della famiglia Baldasserini, è affascinante e si presenta con una impronta restaurata di metà Ottocento. In pieno stile neo-rinascimentale, oggi restaurato grazie anche al recupero di materiali originali, si mostra come un nucleo di varie unità abitative, una chiesetta e la villa patronale che sta a capo di tutto. La villa, molto bella, mostra ancora oggi bellissimi affreschi capaci di far sognare il lusso di una volta, dell'alta nobiltà.
La cappella ottocentesca dei Baldasserini invece sorge sopra un luogo di culto ancor più antico dell'intero borgo, del quale si ha notizia già dal Settecento sotto il nome di Cappella della Madonna del Carmine. L'attuale cappella conserva al suo interno i sepolcri della casata e viene aperta una volta all'anno per la festa dell'Ascensione.
Nella Valdicecina sono molte le tenute isolate nelle campagne. Non necessariamente obbligatorie da visitare, ma chi è dotato di tempo e curiosità permettono di comprendere al meglio l'anima di questi territori caratteristici. Spostandoti di poco da Riparbella, tra le colline e i boschi della bassa Val di Cecina, puoi fermarti nell'antico borgo di San Martino. Il borgo, un tempo fattoria della famiglia Baldasserini, è affascinante e si presenta con una impronta restaurata di metà Ottocento. In pieno stile neo-rinascimentale, oggi restaurato grazie anche al recupero di materiali originali, si mostra come un nucleo di varie unità abitative, una chiesetta e la villa patronale che sta a capo di tutto. La villa, molto bella, mostra ancora oggi bellissimi affreschi capaci di far sognare il lusso di una volta, dell'alta nobiltà.
La cappella ottocentesca dei Baldasserini invece sorge sopra un luogo di culto ancor più antico dell'intero borgo, del quale si ha notizia già dal Settecento sotto il nome di Cappella della Madonna del Carmine. L'attuale cappella conserva al suo interno i sepolcri della casata e viene aperta una volta all'anno per la festa dell'Ascensione.
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Ottobre 10, 2024 22:56 local time