Nella zona detta di Sorripi a Montecastelli, nei pressi del podere Casetta, ci sono due grotte naturali molto interessanti. Esse sono molto vicine tra loro, sono separate da un dislivello di dieci quindici metri e a distanza di cinquanta metri l'una dall'altra. Si insinuano su un percorso rettilineo e parallelo all'interno di una grossa placca di calcari arenacei per un centinaio di passi. Le caratteristica che affascina è questa loro conformazione a taglio; si mostrano altissime e molto strette, come dei lunghi e asfissianti corridoi. La luce si perde sia in alto che nel guardare avanti, ma a fare attenzione non sfuggono le meravigliose stalattiti e stalagmiti che formano insoliti movimenti ondulati e drappeggi dovuti probabilmente a correnti d'aria che percorrono la grotta stessa.
Lungo le alte pareti si possono notare concrezioni mammellari formatesi dall'interazione delle rocce calcaree con l'acqua piovana che percola lungo le fratture dell'ammasso roccioso, mentre sul fondo è presente uno strato di guamo, che i pipistrelli coinquilini producono. Sono rifugi di grandi colonie di pipistrelli, pertanto è auspicabile visitarle con nozioni basilari di speleogia e con usi di comportamento corretto.
Per le Grotte di Sorripi sfugge il motivo per cui vengono chiamate volgarmente Buche Fiorentine, ma il nesso è per forza legato al medioevo quando questo territorio con la repubblica fiorentina ebbe molto a che fare. Certo è che in Valdicecina tutto ciò che si insinua all'interno di rocce o nel sottosuolo ha spesso l'appellativo di buca, come le famose buche etrusche del Portone o la suggestiva Buca delle Fate. Per questioni ragionevoli di distanza parleremo di quest'ultima che si trova sempre a Montecastelli non troppo lontane dalle grotte già argomentate.
Nella località di Viapiana, protetto dalla natura circostante, si trova la Buca delle Fate: straordinario ipogeo etrusco a camera del VI secolo a.C., scavato per intero nel roccia tufacea. E' un luogo silenzioso che ricorda a tratti gli ipogei più famosi situati a Volterra, ma a differenza del poggio etrusco, l'ambiente offre spunto per sviluppare anche numerosi percorsi di trekking. La tomba quadrangolare comprende sei celle disposte a due a due sulla parete di fondo e sulle pareti laterali.
> Scopri, La Buca delle Fate
Nella zona detta di Sorripi a Montecastelli, nei pressi del podere Casetta, ci sono due grotte naturali molto interessanti. Esse sono molto vicine tra loro, sono separate da un dislivello di dieci quindici metri e a distanza di cinquanta metri l'una dall'altra. Si insinuano su un percorso rettilineo e parallelo all'interno di una grossa placca di calcari arenacei per un centinaio di passi. Le caratteristica che affascina è questa loro conformazione a taglio; si mostrano altissime e molto strette, come dei lunghi e asfissianti corridoi. La luce si perde sia in alto che nel guardare avanti, ma a fare attenzione non sfuggono le meravigliose stalattiti e stalagmiti che formano insoliti movimenti ondulati e drappeggi dovuti probabilmente a correnti d'aria che percorrono la grotta stessa.
Lungo le alte pareti si possono notare concrezioni mammellari formatesi dall'interazione delle rocce calcaree con l'acqua piovana che percola lungo le fratture dell'ammasso roccioso, mentre sul fondo è presente uno strato di guamo, che i pipistrelli coinquilini producono. Sono rifugi di grandi colonie di pipistrelli, pertanto è auspicabile visitarle con nozioni basilari di speleogia e con usi di comportamento corretto.
Per le Grotte di Sorripi sfugge il motivo per cui vengono chiamate volgarmente Buche Fiorentine, ma il nesso è per forza legato al medioevo quando questo territorio con la repubblica fiorentina ebbe molto a che fare. Certo è che in Valdicecina tutto ciò che si insinua all'interno di rocce o nel sottosuolo ha spesso l'appellativo di buca, come le famose buche etrusche del Portone o la suggestiva Buca delle Fate. Per questioni ragionevoli di distanza parleremo di quest'ultima che si trova sempre a Montecastelli non troppo lontane dalle grotte già argomentate.
Nella località di Viapiana, protetto dalla natura circostante, si trova la Buca delle Fate: straordinario ipogeo etrusco a camera del VI secolo a.C., scavato per intero nel roccia tufacea. E' un luogo silenzioso che ricorda a tratti gli ipogei più famosi situati a Volterra, ma a differenza del poggio etrusco, l'ambiente offre spunto per sviluppare anche numerosi percorsi di trekking. La tomba quadrangolare comprende sei celle disposte a due a due sulla parete di fondo e sulle pareti laterali.
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Dicembre 14, 2024 19:51 local time