Meta di processioni religiose

La Croce di Sloane

Su una altura di Montecatini denominata Poggio La Croce è presente una enorme torre di ferro. Venne eretta poco dopo la metà dell'Ottocento per volere di Sloane, uno degli ultimi direttore della fruttuosa Miniera di Rame di Caporciano. La denominazione di questo poggio in tal maniera, però, era precedente a questa installazione, derivava molto probabilmente da altre croci verso cui venivano fatte processioni religiose.

Una volta la Croce era meta anche di scampagnate da parte dei montecatinesi. Diversi erano i sentieri che conducevano alla cima del poggio. Dal Margone, come base di partenza, si potevano scegliere almeno tre percorsi: quello della casa Aia di Gratta, quello degli Amaggioli o quello del Pozzo Rostand. Ma anche dal versante opposto, con facilità si trovava la via della vetta: dalla località Sant’Antonio, dal pendio dell’Appietto (o Appiello) e dalla casa L’Ago.

Da tempo, ormai, certe abitudini si sono perse, ma puoi trovare ancora spunto per un itinerario di trekking in mezzo alla natura.

La croce ti aspetta lassù!

Onoranze in Piazzetta di Castello

Il parco e l'albero della libertà

Durante la Seconda Guerra Mondiale i boschi della Val di Cecina erano covo e basi operative di alcuni distaccamenti partigiani. Uno di questi era la "Guido Boscaglia". Alle prime luci del mattino un gruppo della resistenza si scontrò con una colonna tedesca in transito. Beccati in flagrante, impartirono un rastrellamento della zona di Guardistallo con l'irruzione e l'incendio di alcune case coloniche, con l'uccisione di chi tentò di sfuggire dalla mano nemica e la cattura degli altri. Una parte dei prigionieri venne fucilata, a gruppi di dieci, compresi alcuni montescudaini. Questi signori sono ricordati a fianco del Municipio.

Altri ricordi di guerra sono manifestati in Piazzetta di Castello vicino il parco della rimembranza, tra la Guardiola e la Chiesa di Santa Maria. Qui è piantato l'albero della libertà, un leccio che un tempo aveva sede proprio in Guardiola e sradicato dagli americani per far posto ad una mitragliatrice di difesa. In tempi più recenti è stato ripiantato all'interno del parco della rimembranza, luogo che oltre a ricordare i caduti della Seconda Guerra Mondiale, ricorda con felicità i superstiti del primo conflitto mondiale.

Luogo di culto

La cappella esterna della Cattedrale

Del complesso della cattedrale fa parte anche la grande Cappella dell'Addolorata, dove sono custoditi due gruppi statuari in terracotta dipinta, attribuiti ad Andrea della Robbia: il Presepio, con l'affresco della Cavalcata dei Magi di Benozzo Gozzoli, e l'Adorazione dei Magi. La cappella trova accesso anche separatamente dalla cattedrale, tramite porta laterale, con una funzione completamente autonoma;

In questo spazio trova posto anche una cappella meno conosciuta, dedicata al Santissimo Nome di Gesù, dove è conservata, in un ricco reliquiario d'argento, una tavoletta con il monogramma di Cristo, che si ritiene dipinto da San Bernardino da Siena.

Sulla linea della facciata, separato dalla cattedrale dalla Cappella dell'Addolorata, si erge il campanile rettangolare, con dodici bifore e quattro occhi; fu innalzato alla fine del Quattrocento in sostituzione del vecchio che minacciava di rovinare.

> Scopri, Cappella dell'Addolorata

Meta di processioni religiose

La Croce di Sloane

Su una altura di Montecatini denominata Poggio La Croce è presente una enorme torre di ferro. Venne eretta poco dopo la metà dell'Ottocento per volere di Sloane, uno degli ultimi direttore della fruttuosa Miniera di Rame di Caporciano. La denominazione di questo poggio in tal maniera, però, era precedente a questa installazione, derivava molto probabilmente da altre croci verso cui venivano fatte processioni religiose.

Una volta la Croce era meta anche di scampagnate da parte dei montecatinesi. Diversi erano i sentieri che conducevano alla cima del poggio. Dal Margone, come base di partenza, si potevano scegliere almeno tre percorsi: quello della casa Aia di Gratta, quello degli Amaggioli o quello del Pozzo Rostand. Ma anche dal versante opposto, con facilità si trovava la via della vetta: dalla località Sant’Antonio, dal pendio dell’Appietto (o Appiello) e dalla casa L’Ago.

Da tempo, ormai, certe abitudini si sono perse, ma puoi trovare ancora spunto per un itinerario di trekking in mezzo alla natura.

La croce ti aspetta lassù!

Onoranze in Piazzetta di Castello

Il parco e l'albero della libertà

Durante la Seconda Guerra Mondiale i boschi della Val di Cecina erano covo e basi operative di alcuni distaccamenti partigiani. Uno di questi era la "Guido Boscaglia". Alle prime luci del mattino un gruppo della resistenza si scontrò con una colonna tedesca in transito. Beccati in flagrante, impartirono un rastrellamento della zona di Guardistallo con l'irruzione e l'incendio di alcune case coloniche, con l'uccisione di chi tentò di sfuggire dalla mano nemica e la cattura degli altri. Una parte dei prigionieri venne fucilata, a gruppi di dieci, compresi alcuni montescudaini. Questi signori sono ricordati a fianco del Municipio.

Altri ricordi di guerra sono manifestati in Piazzetta di Castello vicino il parco della rimembranza, tra la Guardiola e la Chiesa di Santa Maria. Qui è piantato l'albero della libertà, un leccio che un tempo aveva sede proprio in Guardiola e sradicato dagli americani per far posto ad una mitragliatrice di difesa. In tempi più recenti è stato ripiantato all'interno del parco della rimembranza, luogo che oltre a ricordare i caduti della Seconda Guerra Mondiale, ricorda con felicità i superstiti del primo conflitto mondiale.

Luogo di culto

La cappella esterna della Cattedrale

Del complesso della cattedrale fa parte anche la grande Cappella dell'Addolorata, dove sono custoditi due gruppi statuari in terracotta dipinta, attribuiti ad Andrea della Robbia: il Presepio, con l'affresco della Cavalcata dei Magi di Benozzo Gozzoli, e l'Adorazione dei Magi. La cappella trova accesso anche separatamente dalla cattedrale, tramite porta laterale, con una funzione completamente autonoma;

In questo spazio trova posto anche una cappella meno conosciuta, dedicata al Santissimo Nome di Gesù, dove è conservata, in un ricco reliquiario d'argento, una tavoletta con il monogramma di Cristo, che si ritiene dipinto da San Bernardino da Siena.

Sulla linea della facciata, separato dalla cattedrale dalla Cappella dell'Addolorata, si erge il campanile rettangolare, con dodici bifore e quattro occhi; fu innalzato alla fine del Quattrocento in sostituzione del vecchio che minacciava di rovinare.

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