L'Oratorio della Madonna di Caporciano fu riedificato poco prima della metà dell'Ottocento da Francesco Giuseppe Sloane, maggiore azionista della miniera di Montecatini e uomo di provata fede cattolica. Il gesto portò a dedicare l'oratorio a Santa Barbara protettrice dei minatori, cari a tutta Montecatini.
Immagini devozionali della Madonna di Caporciano o di Santa Barbara furono fatte apporre da Sloane non solo nel villaggio minerario ma anche nelle ville e case coloniche di sua proprietà situate a Firenze e dintorni
Sopra il portale dell’oratorio è posta una lunetta in terracotta invetriata della Manifattura Ginori di Doccia, che riproduce la “Madonna Sistina” di Raffaello, affiancata da Santa Barbara e San Sisto. All'interno sono presenti alcune pregevoli opere come un olio su tela del primo Settecento raffigurante la Madonna di Guadalupe del pittore messicano Juan Rodrìguez Xuàrez e il prezioso altare in marmo di Lorenzo Bartolini.
> Scopri, La Madonna di Guadalupe
Pur col beneficio di una certa stabilità economica, è indubbio che per i minatori, ed anche per le loro famiglie, il vivere quotidiano fosse caratterizzato da quel senso di precarietà che un mestiere così rischioso portava con sé. Al tempo stesso, proprio il pericolo e la durezza del lavoro nel sottosuolo fecero sì che lo spirito di appartenenza alla comunità si rivelasse assai più forte che in altre realtà.
Due aspetti che indubbiamente segnarono la vita nei centri minerari: valori laici che si combinarono con simboli sacri per creare un particolare sentimento religioso. Questo fece sì che nel popolo di Montecatini, già particolarmente dedito al culto della Madonna di Caporciano, si radicasse anche la devozione per Santa Barbara.
La Festa di Santa Barbara a Caporciano si tenne dal 1844 presso questo oratorio, ogni 4 dicembre. Una antica tradizione andata perduta, ma sicuramente da non dimenticare.
> Scopri, Santa Barbara nella tradizione montecatinese
L'Oratorio della Madonna di Caporciano fu riedificato poco prima della metà dell'Ottocento da Francesco Giuseppe Sloane, maggiore azionista della miniera di Montecatini e uomo di provata fede cattolica. Il gesto portò a dedicare l'oratorio a Santa Barbara protettrice dei minatori, cari a tutta Montecatini.
Immagini devozionali della Madonna di Caporciano o di Santa Barbara furono fatte apporre da Sloane non solo nel villaggio minerario ma anche nelle ville e case coloniche di sua proprietà situate a Firenze e dintorni
Sopra il portale dell’oratorio è posta una lunetta in terracotta invetriata della Manifattura Ginori di Doccia, che riproduce la “Madonna Sistina” di Raffaello, affiancata da Santa Barbara e San Sisto. All'interno sono presenti alcune pregevoli opere come un olio su tela del primo Settecento raffigurante la Madonna di Guadalupe del pittore messicano Juan Rodrìguez Xuàrez e il prezioso altare in marmo di Lorenzo Bartolini.
> Scopri, La Madonna di Guadalupe
Pur col beneficio di una certa stabilità economica, è indubbio che per i minatori, ed anche per le loro famiglie, il vivere quotidiano fosse caratterizzato da quel senso di precarietà che un mestiere così rischioso portava con sé. Al tempo stesso, proprio il pericolo e la durezza del lavoro nel sottosuolo fecero sì che lo spirito di appartenenza alla comunità si rivelasse assai più forte che in altre realtà.
Due aspetti che indubbiamente segnarono la vita nei centri minerari: valori laici che si combinarono con simboli sacri per creare un particolare sentimento religioso. Questo fece sì che nel popolo di Montecatini, già particolarmente dedito al culto della Madonna di Caporciano, si radicasse anche la devozione per Santa Barbara.
La Festa di Santa Barbara a Caporciano si tenne dal 1844 presso questo oratorio, ogni 4 dicembre. Una antica tradizione andata perduta, ma sicuramente da non dimenticare.
> Scopri, Santa Barbara nella tradizione montecatinese