Il territorio di Montegemoli oltre al borgo, comprende le zone circostanti di Serra, Cerreto e Canova. Uno scenario naturalistico musa di molti scrittori di narrativa. Tradizione vuole che persino Dante ne sia stato affascinato, al punto da lasciarsi ispirare per scrivere la Divina Commedia. Secondo Bindino di Travale, poeta, scrittore e pittore, imparentato con i Pannocchieschi, Dante nacque e visse i primi anni proprio qui. Si dice che venne battezzato all'interno della chiesa romanica di San Bartolomeo, ma non abbiamo documenti che possano validare tale asserzione.
D'altronde del suo periodo giovanile si sa poco o nulla, come se fosse parte di una pagina strappata della sua bibliografia: Dante Alighieri, tuttavia, non rinnega i suoi natali, bensì li tace con malinconia; li metaforizza come luoghi eterni: Paradiso, Purgatorio e Inferno, a indicare non solo i tormenti personali e spirituali alla madre, Bella degli Abati, morta quando lui non aveva neppure dieci anni, ma anche al non troppo stimato padre, Alighiero usuraio per il Podestà di Volterra e forse responsabile degli stenti materni per il quale viene biasimato anche da Forese Donati nella nota tenzone poetica.
In un amalgama tra storia e leggenda quel che sono appurate sono invece le origini di Bella degli Abati. Dopo lunghe ricerche si è arrivati ad affermare che la madre di Dante nacque proprio a Montegemoli e ci visse buona parte della sua vita assieme al fratello. Quando si sposò con Alighiero Alighieri si trasferirono a Volterra per motivi di lavoro legati a lui e vi rimasero fino a poco prima del parto, trasferendosi nuovamente a Montegemoli, come era solito fare nel medioevo, tra le braccia della madre della lei. Gli Alighieri, probabilmente, rimasero anche dopo aver dato alla luce Dante, per stare lontano dalle ipotetiche vendette politiche verso il marito da parte dei ghibellini; indizi inequivocabili che lasciano supporre possibili verità sulla nascita di Dante, nascoste da un irrequieto e orgoglioso vanto di essere fiorentino.
Da Montegemoli gli Alighieri amministravano i beni dei conti degli Aldobrandeschi e senza rivalità di interessi gestivano i possedimenti dell'Abate di Morrona e di quello di San Pietro in Palazzuolo di Monteverdi. Rimasero fino alla morte di Bella degli Abati. A lei è stato dedicato un giardino.
Il territorio di Montegemoli oltre al borgo, comprende le zone circostanti di Serra, Cerreto e Canova. Uno scenario naturalistico musa di molti scrittori di narrativa. Tradizione vuole che persino Dante ne sia stato affascinato, al punto da lasciarsi ispirare per scrivere la Divina Commedia. Secondo Bindino di Travale, poeta, scrittore e pittore, imparentato con i Pannocchieschi, Dante nacque e visse i primi anni proprio qui. Si dice che venne battezzato all'interno della chiesa romanica di San Bartolomeo, ma non abbiamo documenti che possano validare tale asserzione.
D'altronde del suo periodo giovanile si sa poco o nulla, come se fosse parte di una pagina strappata della sua bibliografia: Dante Alighieri, tuttavia, non rinnega i suoi natali, bensì li tace con malinconia; li metaforizza come luoghi eterni: Paradiso, Purgatorio e Inferno, a indicare non solo i tormenti personali e spirituali alla madre, Bella degli Abati, morta quando lui non aveva neppure dieci anni, ma anche al non troppo stimato padre, Alighiero usuraio per il Podestà di Volterra e forse responsabile degli stenti materni per il quale viene biasimato anche da Forese Donati nella nota tenzone poetica.
In un amalgama tra storia e leggenda quel che sono appurate sono invece le origini di Bella degli Abati. Dopo lunghe ricerche si è arrivati ad affermare che la madre di Dante nacque proprio a Montegemoli e ci visse buona parte della sua vita assieme al fratello. Quando si sposò con Alighiero Alighieri si trasferirono a Volterra per motivi di lavoro legati a lui e vi rimasero fino a poco prima del parto, trasferendosi nuovamente a Montegemoli, come era solito fare nel medioevo, tra le braccia della madre della lei. Gli Alighieri, probabilmente, rimasero anche dopo aver dato alla luce Dante, per stare lontano dalle ipotetiche vendette politiche verso il marito da parte dei ghibellini; indizi inequivocabili che lasciano supporre possibili verità sulla nascita di Dante, nascoste da un irrequieto e orgoglioso vanto di essere fiorentino.
Da Montegemoli gli Alighieri amministravano i beni dei conti degli Aldobrandeschi e senza rivalità di interessi gestivano i possedimenti dell'Abate di Morrona e di quello di San Pietro in Palazzuolo di Monteverdi. Rimasero fino alla morte di Bella degli Abati. A lei è stato dedicato un giardino.
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Dicembre 14, 2024 19:02 local time