La Pieve di San Giovanni di Pomarance fu costruita sopra un'antica necropoli. Può succedere quando si edifica in un territorio ricco di storia come la Valdicecina; ovunque si scavi si trova sicuramente qualcosa delle nostre antiche civiltà. Come luogo di culto era stato concepito per essere autonomo e isolato dai centri urbani, ma l'estremo sviluppo edilizio moderno e contemporaneo lo ha reso parte integrante del paese, in mezzo a condomini residenziali.
Oggi ha i titoli di chiesa parrocchiale, attiva, animata e molto frequentata. La chiesa risale a poco prima del Duecento, ma dell’impianto originario è rimasto ben poco; quel che vediamo oggi è frutto di una ricostruzione avvenuta nell'Ottocento, a seguito di numerosi restauri invadenti che nel corso dei secoli ne hanno distorto in buona parte l'aspetto medievale. Ciò non toglie che sia molto bella, ricca di opere affascinanti e di architetture curiose come l'alto campanile in uno stravagante stile rococò. Assolutamente da vedere.
> Scopri, Pieve di San Giovanni
Gli interni della chiesa meritano la tua attenzione, ma i segreti si celano nei suoi sotterranei, dove si espone il secondo Museo d'Arte Sacra della Diocesi di Volterra. Al suo interno trovano dimora molti corredi religiosi di chiese, pievi e oratori che si sono susseguiti nel tempo nel territorio di Pomarance e che oggi non svolgono più, o solo in parte, le loro funzioni per le quali erano stati edificati. Una collezione da vedere in un amalgama con la storia del culto precristiano rappresentato da una interessante tomba etrusca costituita da cinque camere sepolcrali scavati nel tufo.
Le opere esposte vanno dall’alto medioevo all'Ottocento, tra cui uno splendido antifonario miniato del Quattrocento, argenteria, calici e ostensori di varie epoche. Di particolare interesse due reliquiari del Seicento, donati da Antonio Lancillotti, sacerdote estremamente legato al territorio dell’Alta Valdicecina, che ricoprì incarichi di rilievo in Vaticano. Tra gli oggetti più significativi i quadri più antichi della parrocchia di Pomarance. E tra questi una Madonna duecentesca del fiorentino Coppo di Marcovaldo e una Madonna del Trecento di Paolo da Siena, detta “del Cardellino”.
La Pieve di San Giovanni di Pomarance fu costruita sopra un'antica necropoli. Può succedere quando si edifica in un territorio ricco di storia come la Valdicecina; ovunque si scavi si trova sicuramente qualcosa delle nostre antiche civiltà. Come luogo di culto era stato concepito per essere autonomo e isolato dai centri urbani, ma l'estremo sviluppo edilizio moderno e contemporaneo lo ha reso parte integrante del paese, in mezzo a condomini residenziali.
Oggi ha i titoli di chiesa parrocchiale, attiva, animata e molto frequentata. La chiesa risale a poco prima del Duecento, ma dell’impianto originario è rimasto ben poco; quel che vediamo oggi è frutto di una ricostruzione avvenuta nell'Ottocento, a seguito di numerosi restauri invadenti che nel corso dei secoli ne hanno distorto in buona parte l'aspetto medievale. Ciò non toglie che sia molto bella, ricca di opere affascinanti e di architetture curiose come l'alto campanile in uno stravagante stile rococò. Assolutamente da vedere.
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Gli interni della chiesa meritano la tua attenzione, ma i segreti si celano nei suoi sotterranei, dove si espone il secondo Museo d'Arte Sacra della Diocesi di Volterra. Al suo interno trovano dimora molti corredi religiosi di chiese, pievi e oratori che si sono susseguiti nel tempo nel territorio di Pomarance e che oggi non svolgono più, o solo in parte, le loro funzioni per le quali erano stati edificati. Una collezione da vedere in un amalgama con la storia del culto precristiano rappresentato da una interessante tomba etrusca costituita da cinque camere sepolcrali scavati nel tufo.
Le opere esposte vanno dall’alto medioevo all'Ottocento, tra cui uno splendido antifonario miniato del Quattrocento, argenteria, calici e ostensori di varie epoche. Di particolare interesse due reliquiari del Seicento, donati da Antonio Lancillotti, sacerdote estremamente legato al territorio dell’Alta Valdicecina, che ricoprì incarichi di rilievo in Vaticano. Tra gli oggetti più significativi i quadri più antichi della parrocchia di Pomarance. E tra questi una Madonna duecentesca del fiorentino Coppo di Marcovaldo e una Madonna del Trecento di Paolo da Siena, detta “del Cardellino”.
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Dicembre 14, 2024 19:45 local time