Nel borgo medievale di Castelnuovo Val di Cecina, la Confraternita della Misericordia prende varie iniziative a nome della parrocchia, sempre per il bene dei cittadini. All'impegno di pubblica assistenza, affianca la gestione di alcuni luoghi di culto, tra i quali l'oratorio di San Rocco e la piccola chiesina dedicata alla Purificazione di Maria. L'Oratorio della Purificazione, che forse, a livello artistico è il più affascinante tra i due, è stato recentemente restaurato e riportato alla sua originaria dignità, dietro le volontà e il grande desiderio di tutti gli abitanti e in particolar modo dei nuovi borghigiani.
Della struttura originaria rimane ben poco, poiché nel corso dei secoli ha subito rimaneggiamenti, restauri e ampliamenti che gli hanno fatto assumere l'aspetto attuale. La chiesa si trova a capo di una via, incastrato tra due filari di edifici di stampo ottocentesco. Con giudizio contrastante, della facciata a capanna notiamo una finestra sostitutiva al classico rosone e il portale d'accesso, reinventato più piccolo e rettangolare, laddove doveva esserci un imponente ingresso arcato. Un arco in coccio murato nella parete a facciavista, ci permette di immaginare come doveva essere un tempo.
Nel medioevo la chiesa plebana del borgo, fuori castello, fu intitolata alla Vergine Maria. Venne retta dalla Compagnia di Santa Maria, la quale, nel Trecento, disponeva anche di uno spedale e di un oratorio fuori dalle mura, addossata alla Porta Romana. Con l'avanzare degli anni, il castello perdeva la sua funzione militare, per diventare parte della comunità tutt'uno con il borgo; fu in quella occasione, in una rivalutazione del piano urbanistico, che la compagnia si trasferì all’interno delle mura, nell’attuale sede, in pieno centro storico.
Nella nuova chiesa della compagnia, intitolata alla Purificazione di Maria, ebbe origine la Confraternita di Misericordia di Castelnuovo che, come abbiamo già accennato, è ancora operante. Il giorno fondativo della Misericordia fu stabilito per convenzione al 2 febbraio, allineato al giorno in cui la chiesa cattolica festeggia la Purificazione di Maria, motivo per cui è stata eretta questa chiesa. Per l'occasione si paga la tassolina annuale dell’iscrizione alla Confraternita, offerta a favore del volontariato e delle Opere di Misericordia.
La chiesa è pianta rettangolare, con il tetto a due spioventi sorretto da capriate lignee. All'interno un grande arco a tutto sesto separa l’altare dalla parte riservata ai fedeli. Inizialmente era una chiesa davvero minuta; subì degli interventi verso la fine del Quattrocento e fu poi ampliata nel primo decennio del Settecento. Venne così realizzato l’ampio arco a tutto sesto sulla parete terminale della chiesa e quindi fu allungato l’edificio, collocandovi l’attuale altare e il coro. Nella stessa occasione fu costruito anche il campanile a vela.
Originariamente era esposta sopra l’altare maggiore una tela cinquecentesca raffigurante la Presentazione di Gesù al Tempio di Cosimo Daddi oggi conservata all’interno della Chiesa di San Rocco. Ai lati dell’altare, all’interno di nicchie ricavate nella parete, si possono ammirare due statue in gesso, raffiguranti San Sebastiano e San Rocco, invocati come protettori contro le epidemie di peste. Le statue furono collocate agli inizi del Novecento, in sostituzione del gruppo scultoreo raffigurante L’Annunciazione, vendute dalla Misericordia al Museo del Bargello di Firenze, dove ancora si trovano.
Nel borgo medievale di Castelnuovo Val di Cecina, la Confraternita della Misericordia prende varie iniziative a nome della parrocchia, sempre per il bene dei cittadini. All'impegno di pubblica assistenza, affianca la gestione di alcuni luoghi di culto, tra i quali l'oratorio di San Rocco e la piccola chiesina dedicata alla Purificazione di Maria. L'Oratorio della Purificazione, che forse, a livello artistico è il più affascinante tra i due, è stato recentemente restaurato e riportato alla sua originaria dignità, dietro le volontà e il grande desiderio di tutti gli abitanti e in particolar modo dei nuovi borghigiani.
Della struttura originaria rimane ben poco, poiché nel corso dei secoli ha subito rimaneggiamenti, restauri e ampliamenti che gli hanno fatto assumere l'aspetto attuale. La chiesa si trova a capo di una via, incastrato tra due filari di edifici di stampo ottocentesco. Con giudizio contrastante, della facciata a capanna notiamo una finestra sostitutiva al classico rosone e il portale d'accesso, reinventato più piccolo e rettangolare, laddove doveva esserci un imponente ingresso arcato. Un arco in coccio murato nella parete a facciavista, ci permette di immaginare come doveva essere un tempo.
Nel medioevo la chiesa plebana del borgo, fuori castello, fu intitolata alla Vergine Maria. Venne retta dalla Compagnia di Santa Maria, la quale, nel Trecento, disponeva anche di uno spedale e di un oratorio fuori dalle mura, addossata alla Porta Romana. Con l'avanzare degli anni, il castello perdeva la sua funzione militare, per diventare parte della comunità tutt'uno con il borgo; fu in quella occasione, in una rivalutazione del piano urbanistico, che la compagnia si trasferì all’interno delle mura, nell’attuale sede, in pieno centro storico.
Nella nuova chiesa della compagnia, intitolata alla Purificazione di Maria, ebbe origine la Confraternita di Misericordia di Castelnuovo che, come abbiamo già accennato, è ancora operante. Il giorno fondativo della Misericordia fu stabilito per convenzione al 2 febbraio, allineato al giorno in cui la chiesa cattolica festeggia la Purificazione di Maria, motivo per cui è stata eretta questa chiesa. Per l'occasione si paga la tassolina annuale dell’iscrizione alla Confraternita, offerta a favore del volontariato e delle Opere di Misericordia.
La chiesa è pianta rettangolare, con il tetto a due spioventi sorretto da capriate lignee. All'interno un grande arco a tutto sesto separa l’altare dalla parte riservata ai fedeli. Inizialmente era una chiesa davvero minuta; subì degli interventi verso la fine del Quattrocento e fu poi ampliata nel primo decennio del Settecento. Venne così realizzato l’ampio arco a tutto sesto sulla parete terminale della chiesa e quindi fu allungato l’edificio, collocandovi l’attuale altare e il coro. Nella stessa occasione fu costruito anche il campanile a vela.
Originariamente era esposta sopra l’altare maggiore una tela cinquecentesca raffigurante la Presentazione di Gesù al Tempio di Cosimo Daddi oggi conservata all’interno della Chiesa di San Rocco. Ai lati dell’altare, all’interno di nicchie ricavate nella parete, si possono ammirare due statue in gesso, raffiguranti San Sebastiano e San Rocco, invocati come protettori contro le epidemie di peste. Le statue furono collocate agli inizi del Novecento, in sostituzione del gruppo scultoreo raffigurante L’Annunciazione, vendute dalla Misericordia al Museo del Bargello di Firenze, dove ancora si trovano.
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Ottobre 10, 2024 22:43 local time