Se le strade sono lastricate è segno che esplori il centro storico, in Toscana funziona quasi sempre così. Anche Guardistallo ne possiede uno, piccolo, ma a suo modo molto caratteristico. Di questo ciò che colpisce è proprio la piazzetta maggiore dove si staglia con evidenza un edificio di fine Ottocento.
I fondi a terra del palazzo sono occupati dalla filiale della Cassa di Risparmio di Volterra, i piani superiori sono invece ancora abitati da residenti. Si mostra con una facciata semplice, anonima, in alcuni punti sofferente per l'incuria, ma recupera i suoi punti con una bella torre con orologio e vano per le campane. Quell'orologio purtroppo è di pochi anni fa, modernissimo; è andato a sostituire il precedente che dagli anni Venti del secolo scorso aveva egregiamente segnato il tempo. Il vecchio meccanismo è stato inserito in una teca e collocato nella sala di attesa del locale Palazzo Comunale; era stato costruito nella fabbrica di Luigi Toninelli e figlio, a Cecina. Prevedeva la carica a mano, mentre la suoneria agiva alle ore ed alle mezze ore, nell'arco di una giornata completa.
E' bello ammirarla dalle panchine di Piazza del Plebiscito, perchè seppur contenuta raccoglie, assieme alle vie circostanti, varie informazioni sull'anima di Guardistallo.
Osservando il palazzo civico due sono i dettagli che meritano menzione. Sul suo lato sinistro ad angolo con Via Palestro vi è incastonata una figura di una madonna con sotto la targa di Anno Santo 1950. Questa icona ovviamente ricorda un evento importante della tradizione cattolica: è l'anno del Giubileo in cui Pio XII aveva concesso l'indulgenza plenaria per tutti i peccatori. Fu molto sentita poiché fu la primo dopo una frustrante Seconda Guerra Mondiale.
Sulla facciata a destra dell'accesso alla filiale della Cassa di Risparmio di Volterra invece puoi leggere una targa commemorativa a Rodolfo Siviero. Un vero grande personaggio della resistenza nato a Guardistallo che ha contribuito a dare giustizia a una nazione fatta per l'arte. Uno 007 che dalla Seconda Guerra Mondiale fino agli anni Ottanta è riuscito a riportare nella patria italiana numerosi quadri e oggetti d'arte sgraffignati dalla rapacità e dall'avidità nazista.
Se le strade sono lastricate è segno che esplori il centro storico, in Toscana funziona quasi sempre così. Anche Guardistallo ne possiede uno, piccolo, ma a suo modo molto caratteristico. Di questo ciò che colpisce è proprio la piazzetta maggiore dove si staglia con evidenza un edificio di fine Ottocento.
I fondi a terra del palazzo sono occupati dalla filiale della Cassa di Risparmio di Volterra, i piani superiori sono invece ancora abitati da residenti. Si mostra con una facciata semplice, anonima, in alcuni punti sofferente per l'incuria, ma recupera i suoi punti con una bella torre con orologio e vano per le campane. Quell'orologio purtroppo è di pochi anni fa, modernissimo; è andato a sostituire il precedente che dagli anni Venti del secolo scorso aveva egregiamente segnato il tempo. Il vecchio meccanismo è stato inserito in una teca e collocato nella sala di attesa del locale Palazzo Comunale; era stato costruito nella fabbrica di Luigi Toninelli e figlio, a Cecina. Prevedeva la carica a mano, mentre la suoneria agiva alle ore ed alle mezze ore, nell'arco di una giornata completa.
E' bello ammirarla dalle panchine di Piazza del Plebiscito, perchè seppur contenuta raccoglie, assieme alle vie circostanti, varie informazioni sull'anima di Guardistallo.
Osservando il palazzo civico due sono i dettagli che meritano menzione. Sul suo lato sinistro ad angolo con Via Palestro vi è incastonata una figura di una madonna con sotto la targa di Anno Santo 1950. Questa icona ovviamente ricorda un evento importante della tradizione cattolica: è l'anno del Giubileo in cui Pio XII aveva concesso l'indulgenza plenaria per tutti i peccatori. Fu molto sentita poiché fu la primo dopo una frustrante Seconda Guerra Mondiale.
Sulla facciata a destra dell'accesso alla filiale della Cassa di Risparmio di Volterra invece puoi leggere una targa commemorativa a Rodolfo Siviero. Un vero grande personaggio della resistenza nato a Guardistallo che ha contribuito a dare giustizia a una nazione fatta per l'arte. Uno 007 che dalla Seconda Guerra Mondiale fino agli anni Ottanta è riuscito a riportare nella patria italiana numerosi quadri e oggetti d'arte sgraffignati dalla rapacità e dall'avidità nazista.
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Ottobre 10, 2024 22:38 local time