Opere Paesaggistiche

La bellezza della campagna attrattiva

La Val di Cecina grazie al suo importante patrimonio storico, artistico, culturale e paesaggistico, rappresenta una delle zone più curiose e da esplorare della Toscana; una perla di rara bellezza che abbraccia sì la percezione della tuscanity da cartolina, ma anche l'aspetto occulto e religioso fatto di credenze, leggende e simboli ancestrali e concettuali tra antico e minimalismo.

Volterra non è soltanto una città dalle antichissime origini, in cui architettura medievale e scavi etruschi convivono in armonia, ma è anche un luogo in cui l'arte contemporanea trova spazio, creando contaminazioni che affatto ne alterano le sue nobili origini bensì le arricchiscono, offrendo inediti punti di vista e nuove occasioni di riflessione. Parleremo, dunque, di una presenza inedita, che da diversi anni a questa parte anima la vita culturale della città e che ultimamente ha dato vita a un itinerario turistico alternativo. Un itinerario molto articolato, caratterizzato dalla presenza capillare di opere d'arte sulle colline che circondano l'abitato di Volterra, che ne hanno rimodellato la fisionomia rappresentando un valore aggiunto per il paesaggio.

> Scopri, la migliore arte paesaggistica del territorio

Visioni Astratte

Cinque elementi; ottone, rame, acciaio inox, alluminio, acciaio corten

L'opera si trova nelle proprietà del Podere di San Nicola, sulla SS. 68, al bivio per Mazzolla. Un luogo incontaminato, in una delle campagne più belle del volterrano. Titolo: Al bimbo che non vide crescere il bosco.

Cinque elementi; ottone, rame, acciaio inox, alluminio, acciaio corten. La "selva" di stele posta al bivio di Mazzolla rende omaggio al bosco di Berignone-Tatti, poco lontano, un omaggio alla sua bellezza e varietà. E nell'immaginario dell'artista gli alberi diventano metafore del crescere; diventare adulti, vivere, in una dedica sentita ad una vita stroncata prematuramente.

Mauro Staccioli, è uno scultore volterrano di nascita, cittadino del mondo grazie alla sua fama internazionale e alla sua bravura. Giunto all'apice della sua carriera, qualche anno fa decise di rientrare nella sua terra natale; rientro che venne simbolicamente consacrato dall'inaugurazione nel 2009 di una mostra intitolata Luoghi di esperienza 2009.

Opere Paesaggistiche

La bellezza della campagna attrattiva

La Val di Cecina grazie al suo importante patrimonio storico, artistico, culturale e paesaggistico, rappresenta una delle zone più curiose e da esplorare della Toscana; una perla di rara bellezza che abbraccia sì la percezione della tuscanity da cartolina, ma anche l'aspetto occulto e religioso fatto di credenze, leggende e simboli ancestrali e concettuali tra antico e minimalismo.

Volterra non è soltanto una città dalle antichissime origini, in cui architettura medievale e scavi etruschi convivono in armonia, ma è anche un luogo in cui l'arte contemporanea trova spazio, creando contaminazioni che affatto ne alterano le sue nobili origini bensì le arricchiscono, offrendo inediti punti di vista e nuove occasioni di riflessione. Parleremo, dunque, di una presenza inedita, che da diversi anni a questa parte anima la vita culturale della città e che ultimamente ha dato vita a un itinerario turistico alternativo. Un itinerario molto articolato, caratterizzato dalla presenza capillare di opere d'arte sulle colline che circondano l'abitato di Volterra, che ne hanno rimodellato la fisionomia rappresentando un valore aggiunto per il paesaggio.

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Visioni Astratte

Cinque elementi; ottone, rame, acciaio inox, alluminio, acciaio corten

L'opera si trova nelle proprietà del Podere di San Nicola, sulla SS. 68, al bivio per Mazzolla. Un luogo incontaminato, in una delle campagne più belle del volterrano. Titolo: Al bimbo che non vide crescere il bosco.

Cinque elementi; ottone, rame, acciaio inox, alluminio, acciaio corten. La "selva" di stele posta al bivio di Mazzolla rende omaggio al bosco di Berignone-Tatti, poco lontano, un omaggio alla sua bellezza e varietà. E nell'immaginario dell'artista gli alberi diventano metafore del crescere; diventare adulti, vivere, in una dedica sentita ad una vita stroncata prematuramente.

Mauro Staccioli, è uno scultore volterrano di nascita, cittadino del mondo grazie alla sua fama internazionale e alla sua bravura. Giunto all'apice della sua carriera, qualche anno fa decise di rientrare nella sua terra natale; rientro che venne simbolicamente consacrato dall'inaugurazione nel 2009 di una mostra intitolata Luoghi di esperienza 2009.