La Val di Cecina grazie al suo importante patrimonio storico, artistico, culturale e paesaggistico, rappresenta una delle zone più curiose e da esplorare della Toscana; una perla di rara bellezza che abbraccia sì la percezione della tuscanity da cartolina, ma anche l'aspetto occulto e religioso fatto di credenze, leggende e simboli ancestrali e concettuali tra antico e minimalismo.
Volterra non è soltanto una città dalle antichissime origini, in cui architettura medievale e scavi etruschi convivono in armonia, ma è anche un luogo in cui l'arte contemporanea trova spazio, creando contaminazioni che affatto ne alterano le sue nobili origini bensì le arricchiscono, offrendo inediti punti di vista e nuove occasioni di riflessione. Parleremo, dunque, di una presenza inedita, che da diversi anni a questa parte anima la vita culturale della città e che ultimamente ha dato vita a un itinerario turistico alternativo. Un itinerario molto articolato, caratterizzato dalla presenza capillare di opere d'arte sulle colline che circondano l'abitato di Volterra, che ne hanno rimodellato la fisionomia rappresentando un valore aggiunto per il paesaggio.
Scendendo da Volterra in direzione Saline i tornanti regalano panorami e visioni di colline fino all'orizzonte. Nelle vicinanze della frazione a valle, una piazzola adibita a parcheggio propone anche una sosta di gusto; i campi di grano sono meravigliosi e lungo il pendio una sorta di cornice obbliga a rallentare la corsa e costringe i passanti a farsi una foto ricordo prima di ripartire.
La cornice in questione è il tondo bianco bucato di Mauro Staccioli, uno dei maggiori scultori contemporanei, nato proprio in questo luogo della Toscana: un'opera d'arte imponente dal diametro di sei metri lavorato in cemento e ferro. La Boldria, omonima alla toponomastica di questo lembo di terra, è in compagnia anche di un'altra opera dello stesso autore; la si vede sonnecchiare sulla collina adiacente, a fianco di un rudere di una casa colonica. Sono entrambi visitabili, costeggiando a piedi la strada statale, ma questa è indubbiamente la più famosa e la più fotogenica. Il consiglio è quello di aspettare il tramonto, nella golden hour lo scenario è davvero indescrivibile.
La Val di Cecina grazie al suo importante patrimonio storico, artistico, culturale e paesaggistico, rappresenta una delle zone più curiose e da esplorare della Toscana; una perla di rara bellezza che abbraccia sì la percezione della tuscanity da cartolina, ma anche l'aspetto occulto e religioso fatto di credenze, leggende e simboli ancestrali e concettuali tra antico e minimalismo.
Volterra non è soltanto una città dalle antichissime origini, in cui architettura medievale e scavi etruschi convivono in armonia, ma è anche un luogo in cui l'arte contemporanea trova spazio, creando contaminazioni che affatto ne alterano le sue nobili origini bensì le arricchiscono, offrendo inediti punti di vista e nuove occasioni di riflessione. Parleremo, dunque, di una presenza inedita, che da diversi anni a questa parte anima la vita culturale della città e che ultimamente ha dato vita a un itinerario turistico alternativo. Un itinerario molto articolato, caratterizzato dalla presenza capillare di opere d'arte sulle colline che circondano l'abitato di Volterra, che ne hanno rimodellato la fisionomia rappresentando un valore aggiunto per il paesaggio.
Scendendo da Volterra in direzione Saline i tornanti regalano panorami e visioni di colline fino all'orizzonte. Nelle vicinanze della frazione a valle, una piazzola adibita a parcheggio propone anche una sosta di gusto; i campi di grano sono meravigliosi e lungo il pendio una sorta di cornice obbliga a rallentare la corsa e costringe i passanti a farsi una foto ricordo prima di ripartire.
La cornice in questione è il tondo bianco bucato di Mauro Staccioli, uno dei maggiori scultori contemporanei, nato proprio in questo luogo della Toscana: un'opera d'arte imponente dal diametro di sei metri lavorato in cemento e ferro. La Boldria, omonima alla toponomastica di questo lembo di terra, è in compagnia anche di un'altra opera dello stesso autore; la si vede sonnecchiare sulla collina adiacente, a fianco di un rudere di una casa colonica. Sono entrambi visitabili, costeggiando a piedi la strada statale, ma questa è indubbiamente la più famosa e la più fotogenica. Il consiglio è quello di aspettare il tramonto, nella golden hour lo scenario è davvero indescrivibile.
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Dicembre 14, 2024 19:06 local time