L'Oratorio fu eretto alla fine Settecento sull’antico cimitero situato nell’angolo esteriore della cattedrale, dietro la cappella di San Carlo della Cattedrale. Raccoglie pregevoli dipinti tra i quali spicca quella di Antonio Gherardi, alla sinistra dell’altare, ovvero La Madonna con il Bambino che appare a San Galgano.
Qui veniva venerato San Giovanni Decollato al quale è di fatto dedicata l’intera piazza antistante, ma oggi, la chiesa del tutto sconsacrata è utilizzata dalla Arciconfraternita della Misericordia per le proprie cerimonie e, al contempo, adibita a piccolo museo di alcuni bei pezzi antichi di loro proprietà rappresentanti la loro antichissima storia.
La Compagnia della Misericordia è certo una delle istituzioni più antiche della nostra città, è ancora attiva e ancora, come nei secoli passati, meritevole della riconoscenza e della stima di tutti i Volterrani.
> Scopri, La Compagnia della Misericordia
In pieno centro storico di Volterra è presente una piccola mostra permanente di oggetti iconici di una importante congrega al servizio della città: l'arciconfraternita della Misericordia. Il materiale qui esposto, ottimamente conservato, costituisce un’autentica rarità.
Il pezzo che più richiama l’attenzione dei visitatori è il cannoncino di volata, un carretto barella in uso agli inizi del novecento; barella sezionabile, cassetti per i medicinali, appigli per il traino e la spinta, copertura protettiva ne facevano un gioiello di tecnica. Gioiello del quale la Misericordia doveva andare e molto fiera, stando almeno all’orgoglio che traspare dai volti dei nostri Confratelli di allora che, nelle foto d’epoca, circondano questa ambulanza. Assai apprezzato è il manichino con cappa e buffa, sempre circondato da turisti in posa per la foto ricordo. Bellissimo e molto raro il cataletto con archetto, una barella a spalla del Settecento dotata di copertura a protezione dell’infermo trasportato, la rete di corda e il materasso imbottito garantivano un comfort per l’epoca eccezionale. Esposta, ma ancora da restaurare, la egroleva, una sorta di argano per sollevare i malati infetti o pesanti.
L'Oratorio fu eretto alla fine Settecento sull’antico cimitero situato nell’angolo esteriore della cattedrale, dietro la cappella di San Carlo della Cattedrale. Raccoglie pregevoli dipinti tra i quali spicca quella di Antonio Gherardi, alla sinistra dell’altare, ovvero La Madonna con il Bambino che appare a San Galgano.
Qui veniva venerato San Giovanni Decollato al quale è di fatto dedicata l’intera piazza antistante, ma oggi, la chiesa del tutto sconsacrata è utilizzata dalla Arciconfraternita della Misericordia per le proprie cerimonie e, al contempo, adibita a piccolo museo di alcuni bei pezzi antichi di loro proprietà rappresentanti la loro antichissima storia.
La Compagnia della Misericordia è certo una delle istituzioni più antiche della nostra città, è ancora attiva e ancora, come nei secoli passati, meritevole della riconoscenza e della stima di tutti i Volterrani.
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In pieno centro storico di Volterra è presente una piccola mostra permanente di oggetti iconici di una importante congrega al servizio della città: l'arciconfraternita della Misericordia. Il materiale qui esposto, ottimamente conservato, costituisce un’autentica rarità.
Il pezzo che più richiama l’attenzione dei visitatori è il cannoncino di volata, un carretto barella in uso agli inizi del novecento; barella sezionabile, cassetti per i medicinali, appigli per il traino e la spinta, copertura protettiva ne facevano un gioiello di tecnica. Gioiello del quale la Misericordia doveva andare e molto fiera, stando almeno all’orgoglio che traspare dai volti dei nostri Confratelli di allora che, nelle foto d’epoca, circondano questa ambulanza. Assai apprezzato è il manichino con cappa e buffa, sempre circondato da turisti in posa per la foto ricordo. Bellissimo e molto raro il cataletto con archetto, una barella a spalla del Settecento dotata di copertura a protezione dell’infermo trasportato, la rete di corda e il materasso imbottito garantivano un comfort per l’epoca eccezionale. Esposta, ma ancora da restaurare, la egroleva, una sorta di argano per sollevare i malati infetti o pesanti.