La chiesa più grossa di Villamagna

Pieve di San Giovanni e Felicita

La Pieve di San Giovanni Battista e Santa Felicita di Villamagna viene rammentata per la prima volta agli inizi del secondo millennio; si trattava di un privilegio concesso al capitolo volterrano dall'imperatore Arrigo I mentre si trovava nella villa di Fasiano presso Pisa.

La Pieve di Villamagna molte chiese suffraganee, ovvero luoghi di culto dipendenti. Al suo seguito vi era la Chiesa di San Donnino e quella di Sant'Ottaviano Oltr'Era o in Collina. Ma anche Sant'Andrea di Montese, San Pietro di Vicarello e San Prosperi in Podio. Oggi i baluardi della Diocesi di Volterra sono molti meno, pertanto la Pieve non solo ha perso i suoi ranghi e le sue suffraganee, ma rimane anch'essa chiusa al pubblico, ormai inutilizzata.

Ubicata a nord del centro abitato, benché segnata da ripetute modifiche e ristrutturazioni, conserva tracce dell'antica costruzione in alcune parti del paramento murario. Nel corso del Settecento l'interno fu ristrutturato con la realizzazione di altari in gesso: si possono ammirare anche un Crocifisso ligneo, un organo portatile a mantice e una bella tela con la Madonna del Rosario, opera di Cosimo Daddi.

La chiesa più grossa di Villamagna

Pieve di San Giovanni e Felicita

La Pieve di San Giovanni Battista e Santa Felicita di Villamagna viene rammentata per la prima volta agli inizi del secondo millennio; si trattava di un privilegio concesso al capitolo volterrano dall'imperatore Arrigo I mentre si trovava nella villa di Fasiano presso Pisa.

La Pieve di Villamagna molte chiese suffraganee, ovvero luoghi di culto dipendenti. Al suo seguito vi era la Chiesa di San Donnino e quella di Sant'Ottaviano Oltr'Era o in Collina. Ma anche Sant'Andrea di Montese, San Pietro di Vicarello e San Prosperi in Podio. Oggi i baluardi della Diocesi di Volterra sono molti meno, pertanto la Pieve non solo ha perso i suoi ranghi e le sue suffraganee, ma rimane anch'essa chiusa al pubblico, ormai inutilizzata.

Ubicata a nord del centro abitato, benché segnata da ripetute modifiche e ristrutturazioni, conserva tracce dell'antica costruzione in alcune parti del paramento murario. Nel corso del Settecento l'interno fu ristrutturato con la realizzazione di altari in gesso: si possono ammirare anche un Crocifisso ligneo, un organo portatile a mantice e una bella tela con la Madonna del Rosario, opera di Cosimo Daddi.

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  • Aprile 19, 2024 15:09 local time