Una volta usciti da Porta a Selci e dopo aver percorso il lungo viale Vittorio Veneto, ti immetti in un ampio piazzale sterrato dal quale può godere di un panorama senza eguali. E' il piazzale di Sant'Andrea, caratterizzato dalla presenza monumentale del complesso Seminario diocesano e della chiesa.
La piazza, definita dal muro di recinzione e dal fronte settecentesco del Seminario, è aperta verso il paesaggio circostante, caratterizzato da una serie di immagini suggestive: Fortezza medicea, mura medievali dal Conservatorio fino al Bastione con porta Docciola in primo piano e il complesso del cimitero, San Giusto e la Badia, oltre alla immensa estensione delle colline che conducono lo sguardo fino a giungere agli Appennini, d'inverno ancora più belli e più visibili.
Uno scorcio insolito che vale la pena di vedere. Tale sito seppur lontano del centro storico offre molti itinerari alla scoperta di una Volterra sconosciuta, fuori mano.
La chiesa di Sant'Andrea in Postierla, tale era l'antica denominazione di questa parte della città, è esistita fin dal medioevo. Poi sopra le antiche mura etrusche che le girano intorno fu costruito il grande monastero dei padri Olivetani, quando era vescovo Rainuccio degli Allegretti. Rimasti fino alla fine del Settecento, dopo la riforma di Pietro Leopoldo, gli Olivetani furono costretti ad allontanarsi, lasciando la fabbrica ad uso del Seminario vescovile. La sua silouhette è spesso visibile nei panorami volterrani posti a est.
La chiesa fu consacrata da Iacopo Inghirami, vescovo di Arezzo, dopo la metà del Settecento. Oggi non svolge più alcuna funzione religiosa, ma valorizza quella associativa; infatti ogni settimana, dinanzi al lunghissimo sagrato erboso della chiesa, si allenano i Balestrieri della Città di Volterra. Scoccano le verrette della balestra antica da banco su piccoli bersagli, in attesa di gareggiare nei campionati LITAB. Sono stati più volte campioni italiani.
Una volta usciti da Porta a Selci e dopo aver percorso il lungo viale Vittorio Veneto, ti immetti in un ampio piazzale sterrato dal quale può godere di un panorama senza eguali. E' il piazzale di Sant'Andrea, caratterizzato dalla presenza monumentale del complesso Seminario diocesano e della chiesa.
La piazza, definita dal muro di recinzione e dal fronte settecentesco del Seminario, è aperta verso il paesaggio circostante, caratterizzato da una serie di immagini suggestive: Fortezza medicea, mura medievali dal Conservatorio fino al Bastione con porta Docciola in primo piano e il complesso del cimitero, San Giusto e la Badia, oltre alla immensa estensione delle colline che conducono lo sguardo fino a giungere agli Appennini, d'inverno ancora più belli e più visibili.
Uno scorcio insolito che vale la pena di vedere. Tale sito seppur lontano del centro storico offre molti itinerari alla scoperta di una Volterra sconosciuta, fuori mano.
La chiesa di Sant'Andrea in Postierla, tale era l'antica denominazione di questa parte della città, è esistita fin dal medioevo. Poi sopra le antiche mura etrusche che le girano intorno fu costruito il grande monastero dei padri Olivetani, quando era vescovo Rainuccio degli Allegretti. Rimasti fino alla fine del Settecento, dopo la riforma di Pietro Leopoldo, gli Olivetani furono costretti ad allontanarsi, lasciando la fabbrica ad uso del Seminario vescovile. La sua silouhette è spesso visibile nei panorami volterrani posti a est.
La chiesa fu consacrata da Iacopo Inghirami, vescovo di Arezzo, dopo la metà del Settecento. Oggi non svolge più alcuna funzione religiosa, ma valorizza quella associativa; infatti ogni settimana, dinanzi al lunghissimo sagrato erboso della chiesa, si allenano i Balestrieri della Città di Volterra. Scoccano le verrette della balestra antica da banco su piccoli bersagli, in attesa di gareggiare nei campionati LITAB. Sono stati più volte campioni italiani.
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Settembre 12, 2024 15:04 local time