All'interno di Montebradoni si trova una chiesetta dedicata alle sante volterrane Attinia e Greciniana, chiamata per semplicità Oratorio del Pianuccio. È una piccola costruzione a pianta rettangolare con pochi elementi decorativi. Sul portale vi è un’iscrizione che ricorda Sant'Andrea Zoreardo, uno dei compagni di San Romualdo fondatore dei camaldolesi che a suo tempo volle qui questo luogo di culto. Sono due figure emblematiche che, in uno dei momenti più funesti per la fede cristiana, decisero di continuare a servire Dio, rifiutando una vita dedita ai rituali pagani al costo della morte. Furono entrambe uccise, una decapitata, l'altra trafitta con un dardo.
Dal 303 d.C. fino ad oggi si tengono festeggiamenti in loro onore, ma è solo nel Seicento che le loro figure ebbero una rinnovata attenzione; la notte prima della festa annuale delle due sante, si sentì udire la voce di due donne che stavano cantando un Te Deum. La notizia si diffuse con grande curiosità al punto che, non appena due anni dopo, la comunità accettò di costruire intorno al tabernacolo dedicato alle Sante la chiesa di San Andrea Zoerardo.
All'interno di Montebradoni si trova una chiesetta dedicata alle sante volterrane Attinia e Greciniana, chiamata per semplicità Oratorio del Pianuccio. È una piccola costruzione a pianta rettangolare con pochi elementi decorativi. Sul portale vi è un’iscrizione che ricorda Sant'Andrea Zoreardo, uno dei compagni di San Romualdo fondatore dei camaldolesi che a suo tempo volle qui questo luogo di culto. Sono due figure emblematiche che, in uno dei momenti più funesti per la fede cristiana, decisero di continuare a servire Dio, rifiutando una vita dedita ai rituali pagani al costo della morte. Furono entrambe uccise, una decapitata, l'altra trafitta con un dardo.
Dal 303 d.C. fino ad oggi si tengono festeggiamenti in loro onore, ma è solo nel Seicento che le loro figure ebbero una rinnovata attenzione; la notte prima della festa annuale delle due sante, si sentì udire la voce di due donne che stavano cantando un Te Deum. La notizia si diffuse con grande curiosità al punto che, non appena due anni dopo, la comunità accettò di costruire intorno al tabernacolo dedicato alle Sante la chiesa di San Andrea Zoerardo.