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Marzo 20, 2025 12:22 local time
Fuori dalle mura medievali, nelle terre di congiunzione tra il centro storico e Borgo San Giusto l'area industriale di Borgo Santo Stefano conserva le ultime grandi realtà alabastrine. Grossi capannoni offrono rifugio a maestranze locali di elevata qualità, impensabili da vedere se non ci capiti di proposito. Qualche guida turistica ne suggerisce la visita, ma sono per la maggior parte del tempo tagliati fuori dal turismo di massa che imperversa solitamente tra le stradine tipiche di Volterra. Per questi artigiani non essere disturbati è un bene, perché il loro è un lavoro serio che richiede concentrazione e grande ottimizzazione dei tempi, tuttavia i curiosi son sempre ben accolti. Mentre lavorano, ti spiegano cosa stanno facendo e ti lasciano fare fotografie a patto che gliene mandi una copia.
Tra gli artigiani di Borgo Santo Stefano c'è anche il tornitore Daniele Peretti, maestro Artigiano che con costanza e dedizione è riuscito a portare avanti una lotta quotidiana a difesa di questa antica passione, alla quale ha dedicato una vita di lavoro.
Il titolo di Maestro Artigiano viene attribuito ad imprenditori artigiani ai quali un’apposita commissione abbia riconosciuto una elevata professionalità e una spiccata attitudine all’insegnamento del mestiere. Un tema, quello dell’insegnamento del “mestiere”, di fondamentale importanza soprattutto per l’artigianato artistico-tradizionale che sopravvive tramandando conoscenza, tecnica ed abilità antiche.
Il suo laboratorio di tornitura semi manuale è veramente fantascientifico. Attraverso gli angusti spazi lasciati vuoti dai possenti macchinari e calpestando uno spesso strato di polvere induritosi nel tempo trasformatosi in terreno irregolare puoi vedere i numerosi vasi, piatti, colonne impilati e accatastati che l’ornatista dovrà decorare e finire in una fase successiva.
Elemento in vista è il tornio elettrico, utilizzato oggi dalla maggior parte degli artigiani in sostituzione a quello a pertica in uso fino agli inizi del Novecento, e molti altri attrezzi del mestieri veramente strani e allo stesso tempo affascinanti.
Fuori dalle mura medievali, nelle terre di congiunzione tra il centro storico e Borgo San Giusto l'area industriale di Borgo Santo Stefano conserva le ultime grandi realtà alabastrine. Grossi capannoni offrono rifugio a maestranze locali di elevata qualità, impensabili da vedere se non ci capiti di proposito. Qualche guida turistica ne suggerisce la visita, ma sono per la maggior parte del tempo tagliati fuori dal turismo di massa che imperversa solitamente tra le stradine tipiche di Volterra. Per questi artigiani non essere disturbati è un bene, perché il loro è un lavoro serio che richiede concentrazione e grande ottimizzazione dei tempi, tuttavia i curiosi son sempre ben accolti. Mentre lavorano, ti spiegano cosa stanno facendo e ti lasciano fare fotografie a patto che gliene mandi una copia.
Tra gli artigiani di Borgo Santo Stefano c'è anche il tornitore Daniele Peretti, maestro Artigiano che con costanza e dedizione è riuscito a portare avanti una lotta quotidiana a difesa di questa antica passione, alla quale ha dedicato una vita di lavoro.
Il titolo di Maestro Artigiano viene attribuito ad imprenditori artigiani ai quali un’apposita commissione abbia riconosciuto una elevata professionalità e una spiccata attitudine all’insegnamento del mestiere. Un tema, quello dell’insegnamento del “mestiere”, di fondamentale importanza soprattutto per l’artigianato artistico-tradizionale che sopravvive tramandando conoscenza, tecnica ed abilità antiche.
Il suo laboratorio di tornitura semi manuale è veramente fantascientifico. Attraverso gli angusti spazi lasciati vuoti dai possenti macchinari e calpestando uno spesso strato di polvere induritosi nel tempo trasformatosi in terreno irregolare puoi vedere i numerosi vasi, piatti, colonne impilati e accatastati che l’ornatista dovrà decorare e finire in una fase successiva.
Elemento in vista è il tornio elettrico, utilizzato oggi dalla maggior parte degli artigiani in sostituzione a quello a pertica in uso fino agli inizi del Novecento, e molti altri attrezzi del mestieri veramente strani e allo stesso tempo affascinanti.