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  • Aprile 20, 2024 03:06 local time

Abitata già dai tempi degli etruschi

Nella località di Settimena

Agriturismo Fontesettimena prende in prestito il nome alla villa, assai popolata, che una volta era situata qui vicino sulle colline dove nasce l'Era Morta, tra la villa patronale di Sant'Anastasio e il podere della Torricella. Il toponimo deriva dall'etrusco Sehtmanal o Setumnei e dal latino Septimenus e questo solo potrebbe far intuire che è un luogo da sempre abitato. A dimostrazione di ciò fu rinvenuto anche un campo di croci dove furono ritrovati resti umani etruschi, oggi visibili nel Museo Guarnacci. L'agriturismo fa sua anche l'odonomastica attribuita ad una antica fonte adiacente, ormai abbandonata e destinata all'oblio, di cui però rimangono ancora dei ruderi, a testimonianza di una località civilizzata e abitata sia in epoca romana che in quella medievale.

Queste sono senz'altro licenze nominali che rendono memoria ad una località ricca di storia, ma non ha nulla da invidiare alla vera realtà attribuita al casolare della Torricella, dove realmente la struttura ricettiva opera: per diversi secoli Podere Torricella assiste, assieme alla villa di Settimena, tutte le movimentazioni di dominio e di predominio da parte di tante forze contendenti il volterrano.

Terre bramate da tutti

Le contese del Medioevo

Per una buona parte del medioevo Settimena era tributaria del Comune di Montevoltraio. Ai tempi del suo massimo splendore, quando Firenze faceva circa cinquantamila abitanti, Montevoltraio ne contava più di Duemila. Settimena era retta da balitori eletti dal suo consiglio comunale, ma poco prima dell'anno Mille questa località venne concessa a Ugo marchese di Toscana, che in parte la donò alla Diocesi di Volterra.

Con l'avvento del secondo millennio ne ultimò l'acquisto il Vescovo di Volterra, Adimaro Adimari; egli comprò dal conte Ranieri del fu Ugolìno dei Pannocchieschi e da Sibilia, sua moglie, per il prezzo di seicento lire lucchesi, tutti i beni situati dalla foce dell'Arno alla bocca del Cecina e dal Castello di Pignano fino al mare. Una grande acquisizione che preoccupò il Comune di Volterra, nemici da sempre, al punto da rendere necessaria una spedizione di guasto del nuovo contado della Chiesa. Nel Duecento vennero così distrutte tutte le ville di Settimena, di Cellole e di Spicchiaiola, depredando anche le pievi vicinali.

Da villaggio a fattoria

La conversione ad azienda agrituristica

Nel Trecento, ripristinata nuova vita dopo le lunghe contese tra vescovo e il Comune di Volterra, la località di Settimena arrivò ad avere una popolazione di quasi duecento fuochi e, in base all'elenco degli armati del Comune di Volterra, otto erano i militari del villaggio. Tuttavia la peste di metà Trecento lo spopolò bruscamente e in maniera irreversibile, portando il villaggio ad un lento ed inesorabile cambio di destinazione d'uso. Solitaria, divenne proprietà privata di nobili e infine fu inglobata tra i beni della vicina fattoria di Sant'Anastasio, anch'esso parte di un antico castelletto.

Un tempo qua era tutto un bosco, ma nei secoli a venire è stato in parte eliminato per far posto ad ampi campi per la semina di varie colture e per le cave per l'estrazione dell'alabastro. Nell'Ottocento la fattoria di Sant'Anastasio apparteneva a Raffaello Guarnacci. Nei primi del Novecento la tenuta passò ad un certo capitano Salvi, poi a Guglielmo Guglielmini e infine ad Alfredo Zopfi. A metà degli anni Cinquanta l'Ente Maremma la espropriò smembrando la fattoria in unità aziendali per coltivatori diretti ed è qui che trova posto nella storia la famiglia Ferti con una azienda agrituristica familiare.

Ambienti rustici e contadini

Camere e Appartamenti

Questa splendida casa colonica mantiene fedelmente la vecchia struttura con pietre di tufo e mattoni a vista e gode di un’invidiabile posizione su una vallata di colline e boschi. La si raggiunge dalla strada maestra della S.S. 68 nei pressi di Spicchiaiola, da una traversa laterale che confluisce nelle macchie sottostanti. La strada sterrata si inserisce in una zona fortemente naturale, quasi primitiva, per poi riprendere la civiltà dall'altra parte, sul crinale di una nuova collina.

I filari di cipressi accolgono le vetture nella proprietà, la quale si distribuisce su due livelli di altezza differenti. Sulla parte di sopra si trovano i casolari di famiglia, in quella sotto le dimore destinate ai turisti. Sono due appartamenti e una camera matrimoniale; gazebi e giardini naturali impreziosiscono gli esterni, offrendo occasioni bucoliche per fare delle braciate al tramonto. Gli immobili sono caratteristici ed offrono tutto ciò che la società moderna richiede, anche se l'aspetto rustico e tipico di primo Novecento lasciano pensare tutt'altro. Un connubio riuscito tra antico e moderno capace di indurre il visitatore a trovare la giusta sintonia esperienziale con la vita contadina.

Un luogo dove trovare silenzio

A contatto con la natura

Agriturismo Fontesettimena si sceglie proprio per uscire dalla comfort zone delle grandi città rumorose, è un angolo idilliaco in cui il tempo rallenta come a voler fare silenzio per rispetto del luogo in cui si trova. Perfetto per una lunga vacanza tra la natura e gli animali a contatto stretto con un territorio ricco di prodotti tipici di qualità. Lontano da tutto e da tutti per una esperienza wild lungo i sentieri del volterrano. I proprietari vi accoglieranno come parte della famiglia, difficile rimanere impassibili dinanzi al loro caloroso benvenuto.

Incantevole è la Valdicecina di ogni stagione, ma la veste migliore la indossa in primavera, quando le colline tipiche del volterrano belle pettinate si adornano di fiori. E dai fiori deriva il prodotto che, unico tra tutti, ha la caratteristica di concentrare in sé i profumi e i sapori del territorio. Parliamo del miele di Fontesettimena, qui ricavato seguendo le antiche tradizioni dell’apicoltura. Ma non mancherà occasione di assaggiare altri prodotti derivanti dal loro orto e il loro olio extravergine d'oliva estratto dalla abbondante oliveta che arricchisce la struttura.

Abitata già dai tempi degli etruschi

Nella località di Settimena

Agriturismo Fontesettimena prende in prestito il nome alla villa, assai popolata, che una volta era situata qui vicino sulle colline dove nasce l'Era Morta, tra la villa patronale di Sant'Anastasio e il podere della Torricella. Il toponimo deriva dall'etrusco Sehtmanal o Setumnei e dal latino Septimenus e questo solo potrebbe far intuire che è un luogo da sempre abitato. A dimostrazione di ciò fu rinvenuto anche un campo di croci dove furono ritrovati resti umani etruschi, oggi visibili nel Museo Guarnacci. L'agriturismo fa sua anche l'odonomastica attribuita ad una antica fonte adiacente, ormai abbandonata e destinata all'oblio, di cui però rimangono ancora dei ruderi, a testimonianza di una località civilizzata e abitata sia in epoca romana che in quella medievale.

Queste sono senz'altro licenze nominali che rendono memoria ad una località ricca di storia, ma non ha nulla da invidiare alla vera realtà attribuita al casolare della Torricella, dove realmente la struttura ricettiva opera: per diversi secoli Podere Torricella assiste, assieme alla villa di Settimena, tutte le movimentazioni di dominio e di predominio da parte di tante forze contendenti il volterrano.

Terre bramate da tutti

Le contese del Medioevo

Per una buona parte del medioevo Settimena era tributaria del Comune di Montevoltraio. Ai tempi del suo massimo splendore, quando Firenze faceva circa cinquantamila abitanti, Montevoltraio ne contava più di Duemila. Settimena era retta da balitori eletti dal suo consiglio comunale, ma poco prima dell'anno Mille questa località venne concessa a Ugo marchese di Toscana, che in parte la donò alla Diocesi di Volterra.

Con l'avvento del secondo millennio ne ultimò l'acquisto il Vescovo di Volterra, Adimaro Adimari; egli comprò dal conte Ranieri del fu Ugolìno dei Pannocchieschi e da Sibilia, sua moglie, per il prezzo di seicento lire lucchesi, tutti i beni situati dalla foce dell'Arno alla bocca del Cecina e dal Castello di Pignano fino al mare. Una grande acquisizione che preoccupò il Comune di Volterra, nemici da sempre, al punto da rendere necessaria una spedizione di guasto del nuovo contado della Chiesa. Nel Duecento vennero così distrutte tutte le ville di Settimena, di Cellole e di Spicchiaiola, depredando anche le pievi vicinali.

Da villaggio a fattoria

La conversione ad azienda agrituristica

Nel Trecento, ripristinata nuova vita dopo le lunghe contese tra vescovo e il Comune di Volterra, la località di Settimena arrivò ad avere una popolazione di quasi duecento fuochi e, in base all'elenco degli armati del Comune di Volterra, otto erano i militari del villaggio. Tuttavia la peste di metà Trecento lo spopolò bruscamente e in maniera irreversibile, portando il villaggio ad un lento ed inesorabile cambio di destinazione d'uso. Solitaria, divenne proprietà privata di nobili e infine fu inglobata tra i beni della vicina fattoria di Sant'Anastasio, anch'esso parte di un antico castelletto.

Un tempo qua era tutto un bosco, ma nei secoli a venire è stato in parte eliminato per far posto ad ampi campi per la semina di varie colture e per le cave per l'estrazione dell'alabastro. Nell'Ottocento la fattoria di Sant'Anastasio apparteneva a Raffaello Guarnacci. Nei primi del Novecento la tenuta passò ad un certo capitano Salvi, poi a Guglielmo Guglielmini e infine ad Alfredo Zopfi. A metà degli anni Cinquanta l'Ente Maremma la espropriò smembrando la fattoria in unità aziendali per coltivatori diretti ed è qui che trova posto nella storia la famiglia Ferti con una azienda agrituristica familiare.

Ambienti rustici e contadini

Camere e Appartamenti

Questa splendida casa colonica mantiene fedelmente la vecchia struttura con pietre di tufo e mattoni a vista e gode di un’invidiabile posizione su una vallata di colline e boschi. La si raggiunge dalla strada maestra della S.S. 68 nei pressi di Spicchiaiola, da una traversa laterale che confluisce nelle macchie sottostanti. La strada sterrata si inserisce in una zona fortemente naturale, quasi primitiva, per poi riprendere la civiltà dall'altra parte, sul crinale di una nuova collina.

I filari di cipressi accolgono le vetture nella proprietà, la quale si distribuisce su due livelli di altezza differenti. Sulla parte di sopra si trovano i casolari di famiglia, in quella sotto le dimore destinate ai turisti. Sono due appartamenti e una camera matrimoniale; gazebi e giardini naturali impreziosiscono gli esterni, offrendo occasioni bucoliche per fare delle braciate al tramonto. Gli immobili sono caratteristici ed offrono tutto ciò che la società moderna richiede, anche se l'aspetto rustico e tipico di primo Novecento lasciano pensare tutt'altro. Un connubio riuscito tra antico e moderno capace di indurre il visitatore a trovare la giusta sintonia esperienziale con la vita contadina.

Un luogo dove trovare silenzio

A contatto con la natura

Agriturismo Fontesettimena si sceglie proprio per uscire dalla comfort zone delle grandi città rumorose, è un angolo idilliaco in cui il tempo rallenta come a voler fare silenzio per rispetto del luogo in cui si trova. Perfetto per una lunga vacanza tra la natura e gli animali a contatto stretto con un territorio ricco di prodotti tipici di qualità. Lontano da tutto e da tutti per una esperienza wild lungo i sentieri del volterrano. I proprietari vi accoglieranno come parte della famiglia, difficile rimanere impassibili dinanzi al loro caloroso benvenuto.

Incantevole è la Valdicecina di ogni stagione, ma la veste migliore la indossa in primavera, quando le colline tipiche del volterrano belle pettinate si adornano di fiori. E dai fiori deriva il prodotto che, unico tra tutti, ha la caratteristica di concentrare in sé i profumi e i sapori del territorio. Parliamo del miele di Fontesettimena, qui ricavato seguendo le antiche tradizioni dell’apicoltura. Ma non mancherà occasione di assaggiare altri prodotti derivanti dal loro orto e il loro olio extravergine d'oliva estratto dalla abbondante oliveta che arricchisce la struttura.

Appartamenti

Rondine, Capriolo
2 + 3 Persone

Camere

Alabastro
2 Persone

Spazi Comuni

Area Giochi
Azienda Agricola
Giardino
Maneggio
Parcheggio Privato
Piscina
Ristorante
Terrazza

Accoglienza

Accesso Autonomo
Accesso Disabili
Animali Ammessi
Barbecue
Colazione
Reception 24h su 24
Wi-Fi

Miele del Ferti

L’azienda agricola copre tutto il processo di produzione del miele, dall’allevamento delle api fino all’invasettamento, alla conservazione e alla vendita del prodotto. Producono caramelle multigusto, torroni croccanti e miele semplice in barattolo, artigianali e genuini tutti da degustare in agriturismo. Propongono miele anche sotto forma di cosmetici, stick per labbra e creme pelli anche molto sensibili.

Olio del Ferti

Ottimo anche l'olio di oliva di categoria superiore ottenuto dalle olive di proprietà. Se si ha l'occasione di soggiornarvi nel periodo di raccolta delle olive, vedrete tutta la famiglia partecipare assiduamente a questo evento. Le olive portate al frantoio Società Cooperativa Agricola di Volterra restituiscono l‘olio nuovo marcato Olio del Ferti. Non mancherà l’occasione per degustarlo.

Una panchina con vista colline

Allontanandosi dal centro di Volterra, ci sono molti panorami mozzafiato, ma una vista da non perdere si trova proprio qui, a Monte Terzi. Anche il vicino Monte Secondo e il Monte Voltraio offrono grandi spunti di bellezza incontaminata, ma se per godere della vista di un grande panorama è necessario risalire il loro crinale impervio, Monte Terzi azzera tutte le difficoltà del caso.

Le meraviglie di Monte Voltraio

Dalla struttura impossibile non notare Monte Voltraio; bello da fotografarsi anche da lontano, ma tra le sue vegetazioni sono presenti numerose rovine di una civiltà andata ad esaurirsi alla fine del medioevo. Tra queste, la più affascinante è definita dal complesso difensivo dell'arce e il balco soprastante. Ottima meta se ci si vuole dedicare al trekking, accessibile a tutti.

> Scopri, Monte Voltraio

Trekking a quattro zampe

A pochi chilometri è presente un maneggio attrezzato ed offre lezioni di equitazione, per principianti ed esperti, e diversi itinerari pensati per emozionanti passeggiate a cavallo nel verde della campagna toscana. Tra le colline che circondano Volterra si snodano percorsi di rara bellezza che avrai la possibilità di scoprire seguendo i ritmi lenti della nostra terra contadina.

> Scopri, Centro Equestre Samarcanda