Via di Sotto

Via di Sotto collega Via Guarnacci con Piazza XX settembre. Sul lato sinistro di essa si aprono due strade che conducono entrambe alla fonte di Docciola: Via di Docciola e Via della Fonte, oltre ad un piccolo vicolo dal nome di Vicolo degli Anditi.

Questo toponimo risale al Trecento, evidentemente fu chiamata così perché corre parallela, ma più in basso di Via Gramsci. In precedenza la strada non aveva sbocco in direzione di Piazza XX settembre e si chiamava Via degli Asinori, probabilmente perché vi abitavano molti degli addetti al trasporto del sale dalle moie del Cecina, che a quei tempi avveniva esclusivamente a dorso d’asino; lo sbocco nella piazza venne realizzato probabilmente dopo il 1331 quando fu costruita la strada che portava alla fonte di Docciola. Il breve tratto iniziale venne chiamato anche Sdrucciolo di San Michele, per la vicinanza con la chiesa omonima.

PALAZZO GUARNACCI

Il primo tratto della strada è fiancheggiato sul lato destro dall’ala più moderna del Palazzo Guarnacci; da notare gli architravi delle finestre che sono decorati con un mascherone posto proprio al centro. Sopra una delle finestre del pianterreno è murato lo stemma della famiglia Guarnacci, quasi illeggibile a causa dell’usura del tempo: fascia trasversale con dentro tre rosette sormontata da una luna calante con pezza d’onore di Angiò; intorno drappo panneggiato sormontato da un pennacchio. I vani che oggi ospitano botteghe d’alabastro in origine erano di proprietà di questa importante famiglia volterrana, che li doveva affittare come negozi o li utilizzava come stalle.


Di fronte al palazzo, in una nicchia ricavata nel muro di costruzione della Piazzetta San Michele, si trova una fontana moderna. Al di sopra di detta fontana vi sono le stanze che costituiscono l’abitazione del parroco di San Michele.

CASA TADDEI

Sulla sinistra troviamo una bella casa in mattoni probabilmente del Cinquecento o del Seicento. Al pianterreno sono rimasti i fornici di quattro archi, sormontati al primo piano da quattro finestre ad arco, mentre al secondo piano tre delle quattro finestre sono state trasformate in aperture rettangolari. Nella parete vi è infisso un n. 27 in marmo, probabilmente perché in origine la via doveva iniziare dall’altro lato e questa casa doveva avere il n. 27. Questa abitazione, oggi Casa Taddei, nell’Ottocento era di proprietà della famiglia Marchi-Lisci


PALAZZO MARCHI LISCI

Pure quella di fronte a Casa Taddei, sull’altro lato della strada, apparteneva alla famiglia Marchi-Lisci; appare di costruzione contemporanea alla precedente. Costruita sempre in mattoni, in basso presenta solo due porte con apertura ad arco ed una finestra, mentre al primo piano vi sono quattro finestre ad arco. Il suo accesso principale si trova in Via Gramsci.

Sopra la porta al n. 10 vi è uno stemma ormai illeggibile, ma che potrebbe essere quello della famiglia Ginori o della famiglia Lisci.


Sulla destra, per tutto il resto della strada, troviamo solo gli ingressi posteriori delle abitazioni soprastanti il cui ingresso e la facciata principale si trovano invece in Via Gramsci; in origine tutte queste aperture dovevano condurre nelle stalle che si aprivano su questa strada.

Sul lato sinistro invece si alternano numerosi edifici realizzati con vari stili, ma risistemati in epoca moderna.

All’interno del n.15 vi è l’arco che conduce in Via degli Anditi di Docciola.

Da notare che all’altezza del n.27 è incastonato uno stemma che indica la proprietà di un istituto ecclesiastico.

Una curiosità: manca il n. 31.

Al termine della via, si apre una spalletta e una rampa in discesa che si annette a Via della Fonte, in accesso diretto alle Fonti di Docciola. Nel pressi di questa rampa, sotto il costone del terrazzamento di Piazza XX Settembre e perpendicolare alla via un belvedere con due panchine invita alla sosta; da qui si vede tutta la vallata sottostante.

Il costone, mano a mano che si raggiunge la fine della via, sembra abbassarsi, poichè è la strada a risalire, ritornando al pari delle vie circostanti. All’interno del costone è stata installata una fototessera, occupando le stanze che un tempo facevano parte di una latrina pubblica.

ORATORIO DI SANT’ANTONIO

Su lato opposto si apre la facciata laterale dell’Oratorio di Sant’Antonio.

> Scopri, Oratorio di Sant’Antonio


Via di Sotto si apre in Via Guarnacce e conclude il suo tragitto in Piazza XX Settembre. A metà della via si trova la piccola traversa di Vicolo degli Anditi e la rampa che conduce alla Via della Fonte.

Via Guarnacci

Via di Sotto inizia il suo tratto in forte pendenza lasciando alle spalle Via Guarnacci e la sua piazzetta. Ne parliamo in questo articolo.

> Scopri, Via Guarnacci


Via di Docciola

Con questo nome è indicata una scalinata di 253 scalini costruita nel 1933 che conduce alle omonime Fonti di Docciola; purtroppo oggi un restauro mal realizzato ha in parte distrutto l’intarsio inserito nel cemento del primo gradino della prima rampa di scale, che riportava l’anno della realizzazione di quest’opera. I volterrani chiamano tuttora questa strada Via delle scalette di Docciola. In precedenza la strada dovette consistere in una semplice rampa, ingentilita solo in alcuni punti dalla presenza di un occasionale scalino, che serviva anche per lo scolo dell’acqua piovana. Le prime notizie su di essa risalgono al 1489 e consistono in un atto in cui il Comune provvedeva
alle riparazioni di questa strada.

La parte iniziale di questa strada costeggia, sul lato sinistro, il fabbricato del Collegio degli scolopi, oggi utilizzato come Istituto Tecnico, mentre il tratto rimanente procede fra due filari di cipressi che si aprono solo poco prima di arrivare alla fonte. A un certo punto, sulla sinistra, troviamo un’altra scalinata, senza nome, che conduce verso il Bastione di Porta Fiorentina. Alla fine della lunga discesa arriviamo al complesso di Docciola che costituisce uno dei monumenti più importanti e meglio conservati della città.

FONTI DI DOCCIOLA

Due archi a ogiva in pietra, costruiti nella prima metà del Duecento, sorreggono la copertura del lavatoio, che prende acqua da una bocca sulla destra, dalla quale viene alimentato anche un abbeveratoio.

> Scopri, Fonti di Docciola


PORTA DI DOCCIOLA

Dinanzi alla famosa fonte di Docciola si erge una bellissima porta, alla quale gli si attribuisce un nome medesimo; fu costruita insieme al tratto di mura che chiude la vallata, poco dopo la metà del Duecento.

> Scopri, Porta di Docciola


Vicolo degli Anditi

Si tratta di un breve vicolo che si apre su via di Sotto e che funge da collegamento fra questa strada con Via di Docciola. Il primo ricordo di questo nome è del 1547. All’inizio la via è coperta da una volte che sorregge alcuni locali delle abitazioni che la affiancano; il vicolo è oiù in basso rispetto a Via di Sotto pertanto bisogna scendere una decina di gradini per arrivare sul piano di calpestio, che ancora oggi non è lastricato. Il lato destro è occupato da un muro che ci impedisce la vista della valle di Docciola mentre a sinistra vi sono i retri dei corrispondenti edifici che si aprono su Via di Sotto. I locali che danno sul vicolo in origine dovevano essere delle stalle e pertanto il collegamento con la fonte di Docciola si rivelava importante quando si doveva portare gli animali ad abbeverarsi a questa fonte.


Via della Fonte

È una delle due strade che da Via di Sotto portano alle Fonti di Docciola. È costituita da una gradinata costruita in epoca recente, ma rispetto a Via di Docciola è più ampia e con gradoni più lunghi che consentono una piacevole passeggiata sia in salita che in discesa. Dove Via di Docciola è più scenografica, fiancheggiata com’è da due filari di cipressi, questa è più agevole. Questa strada fu costruita probabilmente nel Trecento quando i magistrati del Comune ordinarono l’apertura di una strada che collegasse Piazza Sant’Agostino con la fonte di Docciola; l’ordine faceva parte del blocco di restauri e abbellimenti che furono decretati in quegli anni dal governo della città.


Piazza XX Settembre

La piazzetta chiamata comunemente come Il Giardinetto dai volterrani, rappresenta contemporaneamente la celebrazione e la caduta del potere papale. E’ il traguardo finale di Via di Sotto.

> Scopri, Piazza XX Settembre

BIBLIOGRAFIA
A. FURIESI, Via di Sotto, in “Dizionario di Volterra / II, La città e il territorio : strade – piazze – palazzi – chiese – ville e opere d’arte del volterrano”, 1997, Pacini, pp. 544, 545