Questa è la via che collega Piazza dei Priori e Via dei Marchesi con Piazza San Giovanni.
Nel medioevo questa strada era chiamata Chiasso dei Forti, dal nome della famiglia che vi possedeva una casa che venne abbattuta nel 1321 su ordine dei Priori per allargare il piano stradale. Il 7 gennaio 1321 furono incaricati tre cittadini di studiare un progetto per l’ampliamento della strada; essi erano Mastro Fede, Guizzuccio di Corso e Falcone di Ugolino. Fu deciso di demolire la casa della famiglia Forti e di liberare il terreno da ogni costruzione fino all’angolo della torre di Folchinuccio, non più esistente, e fino al secondo arpione del palazzo dei Baldinotti. Per compensare questa famiglia venne data loro la casa dei figli di Affricante posta in Piazza. Un altra persona danneggiata fu Ganguccio di Sasso, che ebbe anch’egli la casa abbattuta, al quale furono date invece 50 lire.
Successivamente la strada venne indicata col nome di Via della Misericordia, per la presenza della sede della Arciconfraternita che esiste tutt’ora, o come Via San Giovanni, in quanto portava al battistero omonimo. L’intitolazione attuale è del 1880 in onore del generoso benefattore che nel 1553 istituì il Pio Istituto dei Buonomini, a vantaggio dei diseredati, che ha la sua sede in un edificio di questa strada.
Nel Seicento esisteva, a fianco della Casa-torre Baldinotti, un vicolo chiamato Chiasso della Misericordia, che collegava questa strada con Via della Porta all’Arco; sappiamo della sua esistenza almeno dal 1373. La stradicciola venne poi chiusa per la costruzione di nuove abitazioni.
Nel medioevo in questa via si trovava il cimitero della cattedrale che fu poi ridotto di proporzioni in seguito alla costruzione della cappella del SS. Sacramento. Gli edifici di questa strada presentano la caratteristica di essere accessibili sia da Via Turazza che da Via della Porta all’Arco, ma, poiché le strade sono collocate a differenti quote altimetriche, il fronte di Via Turazza è più basso ed è solitamente composto da due o tre piani.
Il lato destro, all’inizio, è occupato dalla parete laterale del Palazzo dei Priori, palazzo medievale comunale di grande importanza.
Su questo lato del Palazzo dei Priori si aprono dei fondi che nel medioevo erano affittati, dagli stessi priori, a privati cittadini che vi aprivano negozi; oggi ci sono uffici comunali e spazi espositivi per mostre.
Schiena contro schiena con Palazzo dei Priori si sviluppa l’accesso alla cappella laterale della Cattedrale di Santa Maria Assunta
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Sulla parete laterale del transetto destro del Duomo è murata un’epigrafe funeraria di difficile lettura, di cui è interpretabile solo il nome della famiglia del defunto; si tratta della famiglia Pucci, di cui è riprodotto lo stemma sulla piccola lastra di marmo: d’onde alla banda trasversale, non conosciamo i colori araldici.
In questa strada è possibile notare la decorazione del sottotetto e delle pareti laterali del Duomo, ammirando la raffinata decorazione romanica ricca di motivi stilistici. Da notare la presenza degli incavi che nelle chiese pisane erano usati per collocarvi bacini ceramici in maiolica colorata, non sappiamo se essi erano presenti anche nel Duomo di Volterra oppure se gli incavi erano usati come semplice motivo decorativo.
La via termina con la parete laterale con l’oratorio di San Giovanni Decollato, detto anche Cappella della Misericordia, dove è possibile ammirare il museo dell’arciconfraternita.
> Scopri, Oratorio di San Giovanni Decollato
Invece, il primo palazzo del lato sinistro della strada appartenne alla famiglia Baldinotti, e costituisce il più antico esempio di edificio privato che non sia una torre conservatosi a Volterra. L’edificio è databile a poco prima del Duecento e si caratterizza dalla presenza di una serie di ampie arcate al pianterreno dove in origine si dovevano trovare i fondi per magazzini e negozi di proprietà di questa famiglia. Tutta la struttura è in pietra e sopra gli archi si vedono delle strane pietre sporgenti forate che, forse, dovevano servire per reggere tendoni. Nel Seicento il suo pianterreno veniva utilizzato per giocarvi con la pallacorda, nel 1647 questo stanzone venne destinato a magazzino del comune di Volterra e il gioco fu trasferito, prima nell’attuale Via Roma ed in seguito nella località Gioconovo. A partire dal 1690 tutto il palazzo fu destinato a sede del Monte di Pietà. Nel secolo successivo divenne proprietà della famiglia Zanetti, alla fine dell’Ottocento era invece di proprietà della famiglia Cipistioni e Mazzoni.
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Dopo troviamo due edifici più recenti costruiti su impianto antico ristrutturato in varie epoche, il primo è del Seicento.
Il secondo è del Quattrocento.
L’abitazione successiva fu costruita su un impianto più antico ed è stata ristrutturata di recente, ospita oggi la sede dell’Istituto dei Buonomini con il compito di assistere i poveri e i miserabili.
> Scopri, Pio Istituto dei Buonomini
Gli ultimi edifici della strada sono databili al Quattrocento e al Cinquecento, costruiti sempre sulla base di impianti più antichi fortemente rimaneggiati.
L’inizio di Via Giusto Turazza si interseca con Via dei Marchesi. La via prende il nome dalla famiglia che possedeva la casa-torre che si trova all’angolo con Via Matteotti.
Piazza San Giovanni è situata al margine del pianoro su cui è costruito il centro storico di Volterra ed è emblema del lato cristiano della città. Via Turazza conclude il suo tratto immettendosi in questa piazza.