Via Franceschini

La strada parte ai piedi del campanile del Duomo, all’angolo con Via Roma e all’ingresso della Piazza San Giovanni, e termina in Via San Lino. Su questa strada sboccano Vicolo Francesco da Volterra, Via Ortotondo e Via San Filippo. Proprio per essere dominata dalla mole del campanile è stata a lungo chiamata Via o Sdrucciolo del Campanile, ancora oggi la tradizione orale volterrana la chiama Via Campanile. Dal nome dell’oratorio che si trovava sull’angolo con Via Ortotondo è stata anche chiamata Via del Crocifisso.

Nel Cinquecento era divisa in due parti: per la parte più alta veniva usato un termine di cui non conosciamo l’origine, Via delle Pianette, mentre la parte più bassa era definita Via del Borguccio dal nome di una famiglia che vi possedeva delle abitazioni, i Borgucci. Successivamente era ancora distinta in due parti: Via dell’Ospedale e Via San Cristoforo, la prima era chiamata così perché un intero lato era occupato dalla parete esterna dell’ospedale e la seconda perché faceva capo all’oratorio dedicato al santo omonimo.

La maggior parte delle abitazioni che si affacciano su questa strada sono databili al Quattrocento e al Cinquecento, ma non mancano edifici più antichi, quasi tutti sono stati ristrutturati di recente e, in alcuni casi, non si è mantenuta la facciata originale. Molte case poste alla fine della strada sono in realtà la parete posteriore di edifici il cui ingresso principale è in Via Ricciarelli, infatti l’isolato com preso fra queste due strade ha una forma triangolare, che si va stringendo verso la fine di esse. Per questo motivo all’inizio della strada troviamo edifici distinti da quelli costruiti su Via Ricciarelli, da cui sono separati tramite un cortile interno; andando avanti dapprima scompaiono i cortili poi lo spazio edificato è occupato da una sola costruzione che ha la facciata principale su una delle due strade e la parete posteriore sull’altra.


OSPEDALE DI SANTA MARIA

La prima parte della strada è occupata sul lato sinistro da un’ala dell’ospedale di Santa Maria, che fu costruita agli inizi del Seicento, sotto il governo di Lorenzo Falconcini; oggi è sede di un centro espositivo.

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Sulla destra si segnala il bel portale in pietra del n. 7, databile al Settecento.

La casa ai nn. 10-12, del Cinquecento, con struttura muraria realizzata soprattutto in cotto, sulla cui facciata si vede un notevole arco di carico che si svolge su tutto il fronte e si imposta al livello delle architravi delle finestre del primo piano. Sopra il n. 12 è murata una palla di pietra.

Altri edifici interessanti sono quello al 13-15, realizzato nel Cinquecento

Ai nn. 17-19, si staglia un palazzo che venne costruito nel Quattrocento su di un impianto edilizio più antico; fu ristrutturato durante il Settecento, quando venne anche costruito il bel portale in pietra dell’ingresso.

Al 21-25, è possibile vedere una residenza gentilizia del Settecento costruita su impianto più antico; anche quest’abitazione ha un pregevole portale in pietra.

ORATORIO DEL CROCIFISSO

A circa metà strada, all’angolo con Via Ortotondo, si trova l’oratorio del Crocifisso, annesso al complesso dell’Ospedale di Santa Maria Maddalena. Questo oratorio nel Seicento era sede di una compagnia laica volterrana, la Compagnia dei Bacchettoni, dai volterrani chiamata anche con il nome di Vanchetoni. La compagnia venne istituita da Ippolito Galantini nel 1596. L’interno della chiesa fu affrescato da Pietro Andorlini e la tela sull’altare maggiore è di Giuseppe Arrighi.


Oggi la strada è dedicata al pittore del Seicento, il volterrano Baldassarre Franceschini meglio conosciuto come “Il Volterrano”; sulla fronte della casa natale è apposta una lapide che lo ricorda. L’edificio si trova ai nn. 30-34 ed è databile al Cinquecento anche se strutturato su un impianto più antico.

CASA FRANCESCHINI

L’ingresso è costituito da un bel portale in pietra, i soffitti sono affrescati e si ha notizia che fossero stati dipinti dal pittore volterrano Daniele Ricciarelli nel 1565. Sulla facciata è stata affissa questa epigrafe:

Questa casa abitò nel sec. XVII / Baldassarre Franceschini / il quale docile alla voce del genio / dedicatosi con forte amore al disegno / d’umile lavoratore in alabastro col padre / in breve si fcce acclamare / valente pittore a olio ed a fresco / richiesto da tutti i grandi / dai migliori invidiato / per ricchezza e nobiltà di concetti / vaghezza di attitudini e grazia di volti / forza ed armonia di colorito / a nessuno secondo / pei giuochi di luce gli scorci e le prospettive / onde rese ammirabili cupole e volte / il comune che si onora di tanto cittadino / onesto e pio quanto valoroso artista / li 6 giugno 1886 / festeggiando lo statuto del regno / pone questa memoria a onore di lui ad esempio della gioventù


CASA MARCOLINI

Hanno la facciata principale in Via Ricciarelli la Casa Marcolini; ai nn. 42-44, il cui impianto, ristrutturato di recente, è databile al Trecento.


Lo stesso vale per il n. 46; è il retro di una casa a schiera del Seicento.

CASA BIAGINI

Su questa strada si mostra anche il dietro di Casa Biagini; ai nn. 48-50, un edificio il cui impianto risale al Trecento, ma che è stato restaurato di recente.


CHIESA SAN CRISTOFORO

Conclude la via la piccola chiesa San Cristoforo, che rappresenta uno spartiacque tra Via Ricciarelli, Via Franceschini e Via San Lino. Leggenda narra che fu costruita a protezione della voragine delle Balze.

> Scopri, Oratorio San Cristoforo


Via Roma

Via Franceschini comunica con Via Roma. Il nome risale agli anni Trenta del secolo scorso quando il governo impose che in tutti i municipi italiani, dalle Alpi alla Sicilia, vi fosse una strada intitolata alla Città eterna.

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Vicolo Francesco da Volterra

Breve traversa di Via Franceschini che collega questa strada con la vicina Via Ricciarelli. Il vicolo è dedicato al pittore trecentesco Francesco Neri da Volterra, che fu autore di alcuni affreschi nel cimitero monumentale di Pisa. Fino al 1930 era dedicato al Franceschini. Nel Cinquecento era conosciuto col nome di Vicolo di San Cristofano, dal nome del vicino oratorio, o come Chiasso del Vescica, dal soprannome di qualcuno che vi abitava.


Via Ortotondo

Questa strada collega Piazza dei Fornelli con Via Franceschini. La sua denominazione è relativamente recente e fa pensare che vi si trovasse un giardino di forma circolare. In precedenza il vicolo ha avuto varie denominazioni.
Ai primi del Quattrocento si chiamava Chiasso di Ficino, dal nome Matteo di Ficino che vi aveva delle case. Nel Cinquecento era noto come Chiasso del Crocifisso, per l’attiguo oratorio dei Vanchetoni; Chiasso dell’Ospedale, per la vicinanza dell’ospedale cittadino; Chiasso del Borguccio o dei Borgucci, dal nome di una famiglia che vi risiedeva.

ll lato sinistro della strada è interamente occupato dal complesso dell’ex Ospedale di Santa Maria. Ai nn. 2-4 troviamo la parete posteriore di un edificio del Trecento secolo la cui entrata principale è su Via San Filippo; mentre la facciata principale mostra ancora i resti dell’antica struttura muraria, la posteriore è stata fortemente ristrutturata poi intonacata.

L’edificio successivo ha un impianto originario del Cinquecento, ristrutturato nell’Ottocento, mentre ancora più avanti si trova un complesso nato dalla fusione di tre unità abitative a schiera del Cinquecento, questa ristrutturazione dovette avvenire nel Settecento. L’ultimo edificio è ancora più moderno essendo stato costruito dopo il 1960, esso si addossa al lato orientale della torre dei cavalieri di Altopascio, che ha l’ingresso in Piazza dei Fornelli.


Via San Filippo

Questa strada, parallela a Via Ortotondo, collega Piazza dei Fornelli con Via Franceschini e, all’interno di essa, si apre Via Codarimessa.

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Via San Lino

Via San Lino è la strada che conduce da Via Franceschini a Porta San Francesco ed è dedicata al pontefice volterrano che, stando alla tradizione, avrebbe avuto una casa in questa via.

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BIBLIOGRAFIA
A. FURIESI Via Franceschini, in “Dizionario di Volterra / II, La città e il territorio : strade – piazze – palazzi – chiese – ville e opere d’arte del volterrano”, Pacini, 1997, pp. 408-409
A. FURIESI Via Ortotondo, in “Dizionario di Volterra / II, La città e il territorio : strade – piazze – palazzi – chiese – ville e opere d’arte del volterrano”, Pacini, 1997, pp. 456, 457