L’undicesimo portale

Avventura

Vi proponiamo una esperienza turistica per comprendere al meglio la città di Volterra; ci focalizziamo dunque su uno dei Comuni della Valdicecina per allungare la vostra checklist delle attività da fare. Sono alcuni consigli per gli amanti dell’avventura, alla scoperta delle porte etrusche e medievali disseminate lungo le antiche cerchie murarie del centro storico; preziosi suggerimenti per gli infaticabili camminatori, novelli Indiana Jones che non si arrendono di fronte all’azione.


Undici sono le porte che, ancora oggi, rimangono in piedi inserite nel perimetro delle mura medievali o al di fuori di esse. Un tempo le porte erano ancora di più e, precisamente, se ne contavano altre quattro; oggi queste non possiamo più ammirarle, ma ne parleremo a fine articolo. Anche se ora queste porte sono spalancate e sembrano aver dimenticato il loro arcigno aspetto di quando, un tempo, erano sbattute sul muso dei nemici che volevano impadronirsi della città, hanno comunque un fascino particolare.

PORTA ALL’ARCO

Inizierei il documentario da Porta all’Arco, la bella porta etrusca inserita nella cinta medievale. Essa è la porta più ammirata e visitata dai turisti di tutto il mondo. E’ senza dubbio, la più celebre perché riviste, libri di storia di ogni ordine di studi, libri di storia dell’arte l’hanno riprodotta in ciascuno dei cinque continenti.

> Scopri, Porta all’Arco


PORTA DIANA

Porta Diana ha fatto una brutta fine. II nome più antico di questa bellissima Porta è il Portone. L’arco che si appoggiava da una parte al monte e dall’altra ad un torrione a piramide tronca, è crollato. La porta era inserita nel cerchio delle mura etrusche, ma ora rimangono solo alcuni massi. Anche se si presenta senza arco, il paesaggio ancestrale è molto suggestivo.

> Scopri, Porta Diana


PORTA DI DOCCIOLA

La Porta di Docciola è la porta medievale che si apre nello scenario più affascinante; specialmente se si scende dalla lunga scalinata verso la fonte in un luogo pittoresco, pieno di silenzio e di mistero. Le mura proseguono ripide dalla parte di Porta Fiorentina verso la stretta vallata e poi s’impennano e risalgono verso Porta Marcoli. Al vertice di questa specie di angolo acuto si apre la Porta Docciola.

> Scopri, Porta di Docciola


PORTA SUPERIORE DI SAN FELICE

Porta San Felice porta il nome del Santo che, secondo la leggenda, accompagnò S. Giusto e S. Clemente che giunsero a Volterra a propagare il Cristianesimo. La porta ha un arco che, da una parte, poggia su di una specie di torre e dall’altra ad un oratorio dedicato a San Felice. L’iscrizione che si trova, a destra della porta nella cantonata delle mura: A.D. MD. LXXII: ricorda certi lavori di riparazione compiuti dal Comune.

> Scopri, Porta Superiore di San Felice


PORTA INFERIORE DI SAN FELICE

La seconda Porta di San Felice, quella originaria. Posizionata di fronte alle fonti omonime, sulla scarpata adiacente alla porta è possibile vedere i resti di opere idrauliche romane che costituivano la prima parte della conduttura di alimentazione di un impianto termale costruito poco al di là delle mura. Questa porta fu poi sostituita da quella Superiore, presente qui quasi adiacente

> Scopri, Porta Inferiore di San Felice


PORTA SAN FRANCESCO

Porta San Francesco è la porta più grande. E’ bella nella sua semplicità, con il suo arco elegante e con i suoi tre grezzi merli che la sovrastano. Un tempo fu chiamata anche Porta Pisana. Porta San Francesco e Porta Fiorentina sono i due unici accessi che presentano delle vere porte funzionanti in legno, da chiudere per ogni evenienza.

> Scopri, Porta San Francesco


PORTA MARCOLI

Porta Marcoli si apre sulla strada che porta verso il seminario verso il prato di Sant’Andrea. E’ una porta minuscola ma deliziosa. Forse essa fu aperta per favorire l’accesso in città dei monaci olivetani che si stabilirono presso la Chiesa di Sant’Andrea dove dettero principio al loro monastero. Oggi la zona è fitta di abitazioni nuove, ma è ancora suggestiva.

> Scopri, Porta Marcoli


PORTA MENSERI

Porta Menseri è una porticina medioevale da cui si spazia sopra la paurosa veduta delle Balze. Si trova alla curva della borgata di San Giusto verso il piano della Guerruccia. Non sappiamo dare alcuna notizia particolare storica, ma si presenta caratteristica per le foto meravigliose che si possono ottenere salendo sopra il suo arco.

> Scopri, Porta Menseri


PORTA A SELCI

Detta anche Porta del Sole, è addossata alla fortezza, dà l’impressione di un fortilizio. La porta ha subito vari rimaneggiamenti nel corso dei secoli. Sull’arcata si trova una pietra bianca rettangolare su cui è scolpita una croce e, sotto di essa, lo data: 1594. E’ una porta da cui entrarono in città celebri personaggi.

> Scopri, Porta a Selci


PORTA DI MONTEBRADONI

La Porta di Montebradoni si spalanca presso il villaggio omonimo. Molto caratteristica, si figura proprio come un accesso che dalla natura dei boschi e delle campagna sottostante porta al piccolo centro abitato. Il silenzio pervade questa zona e offre molte riflessioni suggestive su chi nei secoli ha usufruito di questo passaggio.

> Scopri, Porta di Montebradoni


PORTA FIORENTINA

Abbiamo lasciato per ultima la Porta Fiorentina. E’ una bella porta medioevale. Oggi è assai frequentata sia per l’afflusso dei frequentatori del Parco Pubblico del Bastione, sia perché da essa si accede al Cimitero Comunale e verso la zona romana. Sopra la porta lo stemma dei Medici.

> Scopri, Porta Fiorentina


Di seguito le porte non più esistenti:

PORTA BALDUCCIA

Non rimane nessuna traccia di questa porta assai antica. Secondo alcuni storici locali essa si apriva dalla parte di mezzogiorno, all’incirca là dove si trova la cosidetta spalletta dei Ponti. Forse si trattava di una piccola porta che permetteva l’uscita, non sul viale certamente perché essa è recente, ma verso la ripida e boscosa discesa.

PORTA DI MANDRINGA

Un’altra porta scomparsa è quella di Mandringa o Maldringa, o Gualdringa o Grimaldringa, situata presso la fonte dello stesso nome che esiste ancora oggi. Si apriva nella cinta delle mura etrusche. Nel 1293 era ancora in piedi come risulta da numerosi documenti. In qualche periodo essa fu chiamata anche Porta di Docciarello dal nome di un vicino podere.

PORTA SAN MARCO

Anche di Porta San Marco non si ha nessuna traccia. Si alzava presso la Chiesa di San Marco. edificio molto antico, ricco di opere d’arte e sede di monache benedettine, che fu abbattuto nel 1774. Era situata sul piano della Guerruccia presso le Balze entro la cinta delle mura etrusche. La porta sembra anche che sia stata chiamata della «Guerruccia» e poi di «S. Marco» dal nome della chiesa vicina. Ora tutto è scomparso e sulla spianata domina il silenzio più assoluto.

PORTA DELLA PENERA

L’ultima porta tra quelle scomparse, è la cosidetta Porta della Penera, Anche oggi vi sono tracce di costruzioni etrusche in questa zona. Era inserita in queste costruzioni; ma nel medioevo. per un lungo periodo di tempo, fu restaurata e conservata: poi se ne persero le tracce. E’ rimasta lì vicino una Villetta dello stesso nome con annesso podere. Questa appartenne in passato alla famiglia Zacchi che vi ospitò anche personaggi di rilievo.