Azione
Vi proponiamo una esperienza turistica per comprendere al meglio la città di Volterra; ci focalizziamo dunque su uno dei Comuni della Valdicecina per allungare la vostra checklist delle attività da fare. Sono alcuni consigli di viaggio per gli amanti delle rievocazioni storiche. Un viaggio nel tempo, tra abitudini perdute e antichi mestieri, per rivivere momenti storici o semplicemente conoscere meglio come si viveva una volta. Non perdere l’occasione di prendere parte ad una delle tante manifestazioni storiche che si svolgono in città: tra palii, manifestazioni storiche o religiose, fiere o sagre hai l’imbarazzo della scelta.
Sono tante le rievocazioni storiche di Volterra; ancora oggi si celebrano i momenti più importanti che hanno segnato il passato della nostra città e che, unite alle altre tradizioni e al folklore del territorio, ci regalano spettacoli unici e molto suggestivi. Volterra è un’incredibile concentrazione di bellezze naturali, artistiche e culturali e vanta anche un passato ricchissimo di storia. Oggi scopriamo alcune tra le rievocazioni storiche più note di Volterra in cui è possibile rivivere eventi passati attraverso favolosi viaggi a ritroso nel tempo tra realtà e leggenda.
Suggestivo torneo di lunga tradizione. Prende spunto da un evento volterrano medievale in cui le Contrade che ne facevano parte, avevano l’onere e l’onore di fornire al Comune i loro balestrieri migliori, per entrare a far parte della Compagnia a difesa delle mura cittadine. Al suono di tamburi e chiarine, sotto l’imponenza di Palazzo dei Priori, gli otto migliori tiratori dell’antica balestra da banco, rappresentanti ognuno della propria contrada, si sfidano scoccando simultaneamente le proprie frecce in un unico bersaglio. Colui che effettua il miglior tiro viene nominato Priore dei Balestrieri e premiato con un bellissimo collare d’argento.
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Questo gioco si ispira a molte delle tradizioni civili e religiose della Volterra Medievale. Le Contrade di Volterra si sfidano in una gara sportiva al tiro alla fune molto sentita dai residenti; con una valenza strettamente locale, la tifoseria e la competizione hanno da sempre trascinato i turisti di passaggio all’attenzione. Otto squadre, una per contrada, si sfidano nella contesa di un grande apparecchio di legno sulla cui sommità è fissato un lunghissimo cero. Il cero è il premio ambito: ogni anno, progettato e disegnato da vari artisti locali, si presenta sempre sotto una veste nuova.
Altro appuntamento con la balestra antica da banco. Uno spettacolo serale unico nel panorama italiano del tiro con la balestra: l’elevato grado di abilità del tiro, lo splendido scenario della Piazza dei Priori, la validità dei gruppi che vi partecipano, la consistenza degli spettacoli di bandiera e di fuoco negli intermezzi, l’hanno fatta diventare una meta ambita per i migliori balestrieri di tutta Italia, oltre che un vanto per tutta la Città. Qui si premia l’eccellenza in due tornei ben distinti, uno per una vittoria di squadra, l’altro per l’individuale. Sembra di tornare nel medioevo!
L’evento si svolge il giorno successivo al Ludus Balistri. I giovani balestrieri di Volterra accolgono i rappresentanti delle altre Città Aderenti alla Lega Italiana del Tiro con la Balestra antica da Banco e alla Federazione Italiana Balestrieri, che in seguito sfidano in un torneo di Tiro con la Balestra Antica da Banco. I giovani balestrieri si incontrano per difendere le insegne della propria Compagnia e della propria Città, nell’ottica della fratellanza e dell’amicizia reciproche. Se pur piccoli, questi balestrieri affrontano la sfida a testa alta, cercando di dimostrare di saper fare la loro parte nel cogliere il centro del bersaglio.
Le coreografie ed i giochi di bandiera si ispirano a fatti storici avvenuti nella Volterra medievale e rinascimentale. In occasione di questa manifestazione storica, a Volterra si torna a respirare l’atmosfera del Quattrocento: rulli di tamburo, bandiere multicolore, dame e cavalieri in costumi d’epoca contribuiscono a ricreare i fasti della Volterra gloriosa. L’Astiludio è una competizione a carattere agonistico, in cui viene premiata la coreografia più bella e coinvolgente eseguita dagli sbandieratori. Lo spettacolo si svolge in un unico giorno dalla mattina a tarda notte, suddividendo la gara tra i gruppi under e gli assoluti.
Il sale al centro, poi cortei in abito storico e cerimonia di rito. La rievocazione della Pesa del Sale, che tutti gli anni ricorda l’antico rito della pesatura in costume storico medievale, è parte dei lunghi preparativi del Palio del Cero. Per questa occasione le realtà locali della frazione di Volterra si prodigano anche nell’apertura straordinaria della Salina di Volterra: un impianto unico in Italia, che produce un sale purissimo; puro al 99,99%. La visita termina con l’opportunità di ammirare la “cascata di sale” all’interno del capannone opera di un giovane architetto Nervi.
Gli impegni legati al Palio del Cero si esprimono con la cerimonia della Pesa del Sale a Saline di Volterra e con la cerimonia della Benedizione dei Canapi a Villamagna. I canapi benedetti sono parte fondamentale del Palio del Cero, evento topico dell’anno contradaiolo. Il Palio del Cero non è altro che un tiro alla fune molto elaborato, un gioco di origine contadina che già era in uso nel Medioevo e Rinascimento. Invocare la protezione e la grazia di una divinità sui canapi e sui tiratori dei canapi, può essere il tocco per un buon auspicio di vittoria o di buona vita.
> Scopri, Benedizione dei Canapi
In Borgo San Giusto si tiene l’antichissima festa dell’Avvinta, cerimonia svoltasi dal Cinquecento in poi. Consiste nell’offerta, da parte della contrade della corda incerata con la quale viene esternamente avvolta la chiesa di San Giusto ed internamente tutti gli altari. Avviene una tradizionale e caratterizzata processione serale con la presenza di tutte le contrade, del vescovo e del clero volterrano. Prima di entrare in chiesa, la corda cerata, con cui è stata cinta la chiesa, viene tagliata in tanti piccoli pezzettini, come fossero degli stoppini, e vengono dati ai fedeli, affinchè li portino nelle case e li mettino nell’olio e accesi, in segno di gratitudine e venerazione verso il santo patrono.
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Come di consueto a Volterra si tiene la festa dei Santi Patroni Giusto e Clemente, con celebrazioni organizzate dagli organi cattolici della antica Diocesi di Volterra, dai Gruppi Storici come Sbandieratori e Balestrieri e dal Comitato delle Contrade della Città di Volterra. Nel Comune di Volterra, questo è un giorno di grande festa in cui si chiudono persino le scuole. Dopo la processione delle reliquie dei Santi dalla Cattedrale di Santa Maria Assunta alla Chiesa di San Giusto viene organizzata dalla Contrada San Giusto, presso il Circolo Arci, una cena alla quale tutti i cittadini sono invitati.
> Scopri, Festa dei Santi Patroni Giusto e Clemente
L’Omaggio di Primavera ha origini antichissime pagane in cui il popolo volterrano festeggia il passaggio dal buio alla luce rendendo omaggio al risveglio della natura dalla lunga pausa invernale mediante l’abbellimento della città con ghirlande di fiori primaverili. Con una nota di folclore e di allegria i protagonisti sono gli sbandieratori. Il Corteo Storico, composto da una cinquantina di figuranti in costumi medievali, si muove dalla Porta a Selci e, percorrendo tutto il centro storico, arriva in Piazza dei Priori dove dà vita ad un carosello di bandiere. Spettacolo adatto a tutti, per grandi e piccini.
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Una giornata molto importante per Volterra. La città festeggia il papa San Lino, il principale patrono della Diocesi di Volterra. La Diocesi di Volterra abbraccia ventitré Comuni della Toscana: un grandissimo territorio! Il programma prevede una cerimonia presso la Chiesa di San Lino, il canto dei Vespri e a seguire una processione col busto reliquario del santo verso la Cattedrale, dove ci sarà la messa. Evento pubblico ai turisti e ai credenti, la presenza del Vescovo e del Gruppo storico delle Contrade del Comune di Volterra allietano la cerimonia.
La rievocazione storica torna ogni anno con atmosfere diverse nel cuore pulsante della Volterra medievale. Il centro storico della città si anima di un passato mai sopito e i visitatori vengono trasportati, quasi per magia, indietro nel tempo. Focosi destrieri, audaci cavalieri, nobili, dame, monaci e frati, artigiani e mercanti, popolani e contadini, sbandieratori, balestrieri e soldati, giocolieri, musici e giullari fanno rivivere come per incanto aspetti diversi del misterioso medioevo di Volterra. Il clou della manifestazione è la “Giornata di Festa nell’Anno Domini 1398” che si svolge in due domeniche di inizio e di fine settimana.
Una occasione giubilare e mariana si offre alla diocesi di Volterra con la festa annuale della Madonna di San Sebastiano: la terza domenica di settembre, giorno della celebrazione, viene effettuato un pellegrinaggio diocesano. Sorprendente il fatto che questa Madonna, non dipinta né commissionata in loco ma proveniente dal di fuori, sia diventata proprio essa la Madonna dei Volterrani. Fino a poco tempo fa era pretesto di grandi festeggiamenti, oggi ridimensionata solamente con gli interessi religiosi.
> Scopri, Festa della Madonna di San Sebastiano
La Chiesa Volterrana si appresta a celebrare la festa delle sante vergini e martiri Attinia e Greciniana, due splendide figure, donne e laiche, che trovarono la morte per la fede durante la persecuzione degli imperatori Diocleziano e Massimiano nel 303. Attinia e Greciniana sono venerate come patrone dall’Accademia dei Sepolti, la più antica istituzione culturale cittadina, che ogni anno si impegna con la Diocesi per ravvivare la memoria di queste nostre illustri testimoni della fede. Per l’occasione viene aperta la cappellina sulla via Pisana, edificata sul luogo del loro martirio.
> Scopri, Feste Sante Attinia e Greciniana
Il San Luca è la festa annuale di tutti quanti gli operai, artieri, industriali dell’alabastro. Ogni anno gli alabastrai perpetuano una tradizione che si riconnette alle corporazioni artigiane volterrane del medioevo. Ciascuna Arte o Corporazione – in cui era divisa l’attività manifatturiera e mercantile della città – aveva il suo protettore, o difensore, o avvocato: mentre l’Arte della lana celebrava S. Ottaviano, quella dei calzolai, conciai e beccai S. Niccolao da Bari, quella dei merciai S. Ugo, così l’Arte della pietra e legname trovava in S. Luca il suo patrono. In questa occasione vengono tenuti eventi legati alla tradizione dell’alabastro, dalle visite delle botteghe, alle mostre estemporanee, ai pranzi con gli artigiani.
> Scopri, San Luca degli Alabastrai
Al tempo del medioevo, si narra che un forestiero, dopo aver perso una partita a dadi giocata in una osteria vicino la chiesa di San Michele, abbia sfogato la sua totale disperazione sulla Madonna con il Bambino. Il tabernacolo fu raggiunto da tre sassi: la Vergine appena sotto l’occhio e nella mammella sinistra e il Bambino in faccia. Il volto soave della Vergine Maria dopo essere stato colpito dal sasso risultò essere improvvisamente e inspiegabilmente tumefatto. Un grande livido si espanse da sotto l’occhio destro fino allo zigomo. La madonna ball’anno, un giorno di grande processione organizzata dalla Diocesi di Volterra e dalla Contrada di Sant’Agnolo, che parte dalla Chiesa di San Michele e arriva all’Oratorio della Visitazione.
> Scopri, Processione della Madonna del Livido
Via libera alle caciotte in fuga. In programma, nella penultima domenica di Ottobre, una sfida tra contradaioli molto particolare. I concorrenti devono far rotolare lungo il percorso di Via Franceschini una forma di formaggio nel minor tempo possibile; lo devono fare correndo in discesa, superando ostacoli molto impegnativi, e senza toccare la caciotta con le mani. Due partecipanti per ogni contrada, adrenalina e un pizzico di agonismo, sia per i partecipanti che per il pubblico. Un percorso serpeggiante costruito con presse di paglia, due palette di legno e una forma di formaggio delle “Balze Volterrane” sono gli ingredienti che fanno divertire il pubblico gremito lungo il percorso.
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Gara di arceria storica con bersagli disposti da tredici a quindici metri di distanza. Gli arcieri, rigorosamente in abito medievale, si sfidano per il titolo di miglior arciere singolo, diviso per tipologia di arco. Nel pomeriggio le compagnie presenti, segue la gara a squadre denominato “Memorial Alfredo Millo” nel bellissimo prato della chiesa di San Giusto. Il Torneo del Volture organizzato da Communitas Monte Voltraio è valevole per il Torneo dei 5 Castelli, gara agonistica di ampio respiro che si svolge in diverse location della Toscana. Bellissimo appuntamento per conoscere uno sport bellissimo, il tiro con l’arco!
Le contrade si cimentano in tante sfide sportive e competitive per dimostrare chi tra loro è la più brava. Su iniziativa della Contrada di Porta a Selci il bellissimo Parco di San Pietro apre le sue porte per un torneo di tiro con l’arco storico, in collaborazione con Communitas Monte Voltraio. Gli arcieri, in veste medievale e con casacca di rappresentanza, si sfidano per il titolo di miglior arciere del territorio del Comune di Volterra. Al termine della competizione rito di premiazione; occasione unica per avvicinarsi allo sport moderno più antico del mondo, nella splendida scenografia tra le proprietà boschive del Conservatorio di San Pietro.